LOTTA CONTRO LO SPACCIO
Il furgone sospetto, la droga e i soldi: due arresti a Busto
A bordo 190 grammi di cocaina, nell’abitazione un chilo. Sequestrati dalla polizia stradale 40mila euro

Un furgone da muratori sospetto che percorre viale Stelvio, arteria strategica di Busto Arsizio perché vicina all’imbocco dell’autostrada, perché molto trafficata e soprattutto perché ha diramazioni che portano nell’oscuro habitat di Beata Giuliana: la polizia stradale, vedendolo transitare in un orario in cui gli operai dei cantieri edili hanno concluso la giornata lavorativa da un pezzo, ha subito capito che il veicolo meritasse un controllo. E ci ha visto giusto: all’interno c’erano due albanesi con un sacchetto di plastica contenente 190 grammi di cocaina.
PIOGGIA DI DENARO
Il passeggero, appena la pattuglia si è avvicinata, ha cercato di scappare a piedi in una delle viette che portano nel labirinto di via Rossini ma gli agenti sono riusciti a bloccarlo. È accaduto mercoledì 30 ottobre poco prima delle 19 e ora entrambi gli stranieri sono in carcere in attesa dell’interrogatorio davanti al gip Stefano Colombo. La perquisizione domiciliare disposta dal pubblico ministero Nadia Calcaterra ha infatti portato al sequestro di un panetto da un chilo di sostanza stupefacente e di 40mila euro in contanti, l’equivalente di uno stipendio medio alto annuo.
«IO NON C’ENTRO»
«Il mio assistito è estraneo al possesso della droga», premette l’avvocato Anna Ielmini, difensore del ragazzo alla guida del furgoncino. «Era al lavoro, l’amico l’ha chiamato per chiedergli un passaggio e quando è salito a bordo aveva con sé il sacchetto. Ma il mio cliente non sapeva cosa contenesse», spiega riservandosi una lettura attenta degli atti del fascicolo in vista dell’interrogatorio di convalida (durante il quale i due potrebbero decidere di non parlare). Saranno gli investigatori della polstrada, coordinati dalla procura, a fare luce sui ruoli e sulle responsabilità dei due albanesi.
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