QUATTRO ANNI
Condannato il golosastro
Undici colpi in tre mesi, rubava tortine e monetine

Come il Golosastro della girella, razziava merendine ovunque ne fiutasse una riserva. Angelo Mirko Marotta a febbraio venne arrestato non da Toro Farcito, bensì dai carabinieri del nucleo operativo di Legnano e da quelli della stazione locale. E giovedì 23 luglio gli è arrivata la stangata: il gup Piera Bossi, con rito abbreviato e quindi applicando uno sconto di un terzo sulla pena base, lo ha condannato a quattro anni e 1.200 euro di multa.
L’avvocato Sandro Cannalire valuterà il ricorso in appello dopo la lettura delle motivazioni.
Il ventiseienne venne portato in carcere in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare del gip Nicoletta Guerrero emessa sulla base delle indagini coordinate dal pubblico ministero Martina Melita. Rispondeva di ben undici contestazioni, tra furti e ricettazioni. Colpi messi a segno tra ottobre e il 30 gennaio che gli inquirenti avevano attribuito al pregiudicato grazie anche alle telecamere di videosorveglianza delle attività che ogni notte prendeva di mira.
Il primo raid è del 30 ottobre: Marotta sfondò l’ingresso del panificio Millevoglie e raccattò 500 euro in monete contenute in una scatola di plastica, un cellulare Nokia e un computer portatile della Apple. Il 4 novembre colpì al Circolo di Villa Cortese: dalla cassa rubò 300 euro. Pochi giorni dopo, l’11 novembre, sollevò la saracinesca del Babele, ricercatissimo mercatino di vintage, si fiondò all’interno e si intascò 80 euro. Il primo di dicembre venne trovato in possesso di un telefonino Samsung risultato asportato qualche notte prima al Mondo di pizza. Addosso aveva una quantità inconsueta di merendine al cioccolato della Bounty, caramelle assortite e 5 euro in monete da 2 centesimi sparite dal bar del centro sportivo di via Cellini. La stagione invernale la aprì facendosi beccare con un furgone sparito dalla società sportiva Asd di Buscate. Il 23 dicembre invece fece visita alla scuola materna di Busto Garolfo, a Olcella, ma rimase a bocca asciutta perché non c’erano né denaro né tortine. Il 9 gennaio balzò nella ditta Movibus dirigendosi verso il locale riservato agli autisti. Danneggiò i vetri, le cerniere e i pannelli di quattro distributori di caffè e snack e prelevò tutto il denaro disponibile, non meglio quantificato. Il 13 gennaio a San Giorgio su Legnano depredò il Circolo familiare, scappando con 50 euro. Poi si fermò davanti a un cambia monete, lo prese a picconate e si è portò via più di 2mila euro. Una settimana più tardi gli fu contestata la ricettazione di un IPhone 6s provento di furto commesso da una parrucchiera di Ossona e quella di una bicicletta Bmx sottratta a un ragazzo bustese. È del 29 gennaio invece l’assalto agli uffici del municipio di Busto Garolfo dove saccheggiò il solito distributore di bevande. L’indomani fece razzia nel Centro diurno per anziani di Parabiago sottraendo le monete del caffè. I commercianti del territorio non ne potevano più, l’intervento dei carabinieri fu la fine di uno stillicidio.
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