SICUREZZA
Ladro di merendine in manette
Accusato di undici colpi tra il 2019 e quest’anno: derubato anche il municipio di Busto Garolfo

Non ce la faceva più nessuno. Ogni notte una razzia, ogni mattina la conta dei danni e degli ammanchi. Angelo Mirko Marotta - che a dispetto dei sui ventisei anni è già iper noto alle forze dell’ordine - ieri pomeriggio è stato arrestato dai carabinieri della stazione locale e da quelli del nucleo operativo radiomobile di Legnano.
Nell’ordinanza di custodia cautelare del gip Nicoletta Guerrero, emessa sulla base delle indagini coordinate dal pubblico ministero Martina Melita, ci sono ben undici contestazioni, tra furti e ricettazioni.
Colpi messi a segno tra ottobre e il 30 gennaio e chiaramente riconducibili al pregiudicato perché le telecamere di videosorveglianza delle attività ripulite l’hanno ripreso in tutte le sue performance.
Il primo raid è del 30 ottobre: Marotta ha sfondato l’ingresso del panificio Millevoglie e raccattato 500 euro in monete contenute in una scatola di plastica, un cellulare Nokia e un computer portatile della Apple. Il 4 novembre è stata la volta del Circolo di Villa Cortese: dalla cassa ha rubato 300 euro. Pochi giorni dopo, l’11 novembre, ha sollevato la saracinesca del Babele, ricercatissimo mercatino di vintage, si è fiondato all’interno e si è intascato 80 euro. Il primo di dicembre è stato trovato in possesso di un telefonino Samsung risultato asportato qualche notte prima al Mondo di pizza. In tasca aveva una quantità inconsueta di merendine al cioccolato, caramelle assortite e 5 euro in monete da 2 centesimi sparite dal bar del centro sportivo di via Cellini.
La stagione invernale l’ha inaugurata facendosi beccare con un furgone sparito dalla società sportiva Asd di Buscate. Il 23 dicembre invece ha fatto visita alla scuola materna di Busto Garolfo, a Olcella, ma è rimasto a bocca asciutta perché non c’erano né denaro né tortine.
Una tregua natalizia, ma con il nuovo anno Marotta si è subito dato da fare: il 9 gennaio si è fiondato nella ditta Movibus dirigendosi verso il locale riservato agli autisti. Ha danneggiato i vetri, le cerniere e i pannelli di quattro distributori di caffè e snack e ha prelevato tutto il denaro disponibile, non meglio quantificato. Il 13 gennaio si è spostato a San Giorgio su Legnano e ha preso di mira il Circolo familiare: da lì è scappato con 50 euro ma poi si è soffermato su un cambiamonete, lo ha preso a picconate e si è portato via poco più di 2mila euro. Una settimana più tardi gli è stata contestata la ricettazione di un iPhone 6s provento di furto commesso da una parrucchiera di Ossona e quella di una bicicletta Bmx sottratta a un ragazzo bustese.
È del 29 gennaio invece l’assalto agli uffici del municipio di Busto Garolfo dove ha saccheggiato il solito distributore di bevande. L’indomani si è concentrato sul Centro diurno per anziani di Parabiago e anche lì ha rastrellato le monete del caffè. Gli investigatori comunque non si sono limitati all’acquisizione delle immagini delle telecamere private e pubbliche collocate ormai un po’ ovunque. I carabinieri hanno svolto rilievi tecnici e ricostruito uno schematico modus operandi: Marotta agisce nell’oscurità, sfascia tutto ciò che incontra lungo il cammino, punta alle macchinette e alterna due giubbotti, uno scuro con delle strisce bianche e l’altro nero con un cappuccio peloso. E sì, anche gli intramontabili pantaloni in velluto verde-grigio a coste, rinvenuti durante una perquisizione. Abbastanza per consentire al pubblico ministero di chiedere un’ordinanza al giudice. Il ragazzo - che ha una recidiva specifica infraquinquennale - verrà interrogato lunedì.
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