LA RICHIESTA
Busto, la moschea e i musulmani che promuovono dialogo e integrazione
L’associazione islamica: «In città siamo in 12mila, serve uno spazio adeguato per pregare»

«A Busto siamo circa 12 mila musulmani. Serve uno spazio adeguato per pregare. In spirito di amicizia: l’Italia è il nostro Paese». A parlare è un componente della direzione di “Aurora della speranza”, l’associazione culturale islamica che da un paio d’anni si ritrova nei locali dell’ex pizzeria “Il Ciclope”. Quando il sodalizio musulmano si è insediato in corso Italia, qualche cittadino ha parlato frettolosamente di “nuova moschea”. In realtà si tratta appunto di un’associazione culturale: «Organizziamo corsi di lingua araba per piccoli e grandi, ma anche di lingua italiana per straniere - puntualizza il membro del direttivo -. Collabora con noi una maestra italiana per chi è appena arrivato e non conosce la lingua».
IL DIALOGO
“Aurora della speranza” è favorevole al dialogo: «L’Italia è il nostro paese, i nostri figli sono nati qui - sottolinea l’esponente della direzione -. E con gli italiani i rapporti sono ottimi. Abbiamo anche organizzato una giornata “a porte aperte”. Ci sentiamo integrati e lavoriamo per l’integrazione, tant’è vero che promuoviamo corsi di italiano. Non vogliamo essere una comunità a parte». “Aurora della speranza” conta 200 simpatizzanti, «ma a Busto i musulmani sono circa 12.000. Serve un’area per pregare». E qui si arriva alla questione moschea, tornata d’attualità dopo l’incontro tra i rappresentanti della comunità islamica e il Comune: «La comunità musulmana del sud della provincia è molto numerosa, sarebbe importante avere uno spazio a Busto. Non solo per noi, ma anche per non creare disagi agli altri cittadini, per questioni logistiche o di parcheggi. Per questo abbiamo avanzato la richiesta al Comune».
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