8 MARZO
A Busto c’è il muro che salva le donne
Un numero di telefono per chiedere aiuto e murales dedicati alle vittime di violenza: dal luogo simbolo per la difesa dell’universo femminile il messaggio forte della città

Un numero di telefono scritto sul muro, davanti al mercato. È bastato quello a salvare un centinaio di donne dalla violenza domestica a Busto Arsizio. E solo nell’ultima settimana due donne sono riuscite a iniziare il percorso di aiuto chiamando alle 3 e alle 4.30 di mattina Eva Onlus, il servizio di volontarie che è attivo 24 ore su 24 ogni giorno. Prima dell’alba, quando tutti dormono, la violenza si scatena.
MURALES
Questo uno dei messaggi dati oggi, mercoledì 8 marzo, davanti al nuovo murales ampliato in via Piemonte. Una scelta di amministrazione comunale, Eva Onlus e Amnesty per supportare l’universo femminile vittima di violenza. Del resto i numeri sono in aumento: le donne prese in carico da Eva Odv sono state 240 nel 2022 mentre 1400 in totale, dalla nascita dell’associazione. Oggi il mondo delle istituzioni si è fermato per dare un messaggio alla cittadinanza proprio in occasione della ricorrenza dell’8 marzo. Presenti le assessore ai Servizi Sociali Paola Reguzzoni e alle Pari OpportunitàCinzia Cerana oltre all’eurodeputata di Busto Arsizio Isabella Tovaglieri.
IL SINDACO
«Abbiamo scelto questo muro proprio per il grande passaggio di persone. Ricordo quando Shahrokh Farhanghi venne a chiedermi di dedicare un luogo alle donne vittime di violenza», ha sottolineato il sindaco Emanuele Antonelli durante la cerimonia.
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