L’INCONTRO
Busto, in 8mila per Edi Rama: stoccate a Bossi
Alla e-work Arena l’abbraccio con la comunità albanese. Tensione in mattinata per migliaia di persone che hanno avuto difficoltà a entrare

Troppo piccolo il palazzetto E-Work Arena. Era necessario uno stadio per accogliere gli albanesi italiani. Perché gli organizzatori ipotizzavano che sarebbero stati sufficienti 5mila posti. Ma erano almeno 8mila gli albanesi che si sono presentati questa mattina - domenica 26 maggio - a Busto Arsizio per ascoltare il loro premier Edi Rama.
IL DISCORSO DI EDI RAMA
Hanno rischiato di far saltare i cancelli che hanno tremato parecchie volte: alcuni uomini erano già pronti a scavalcare. Lunghissima la mattina in attesa del discorso di Rama, ultimissimo il suo intervento iniziato dieci minuti prima delle 13. Per gli italiani era davvero complicato capire: se non per qualche parola. Esalta le relazioni tra Italia e Albania, ma per i politici italiani usa diversi registri. Non dimentica Umberto Bossi, «che con la sua canottiera sembrava uscito da un film comico», e che ha contribuito a diffondere il pregiudizio: «È stato un albanese, ogni volta che accadeva qualcosa di brutto, ma che poi venne a Tirana, nell’Albania corrotta di Berisha, per comprare un diploma a suo figlio». Il riferimento è alla laurea di Renzo, il Trota.
Mentre per Meloni ha parole di elogio «amica fortissima dell’Albania» e «una portavoce dell’Albania nella Ue».
Ad ascoltare il primo ministro i sindaci Emanuele Antonelli e Andrea Cassani, il prefetto di Varese Salvatore Pasquariello e l’europarlamentare Isabella Tovaglieri. Dicono ci fosse anche Giorgio Gori (ma nella bolgia era praticamente impossibile vedere con esattezza chi ci fosse).
SICUREZZA COMPLESSA
Del resto con una organizzazione così caotica e confusa (ingresso libero, inviti saltati) è stato complesso tenere gli animi calmi. Ci è voluto tutto l’impegno delle forze dell’ordine, coordinate dalla questura di Varese e soprattutto dal commissariato di Busto Arsizio con il primo dirigente Franco Novati e il supporto dei colleghi di Gallarate, con il vicequestore Luigi Marsico, in prima linea. presenti anche i carabinieri con tenente colonnello Andrea Poletto: è un miracolo che non ci siano stati disordini e incidenti.
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