AIUTO ALLA “FASCIA GRIGIA”
Busto, la torre della rinascita
Nell’albergo mai aperto 47 bilocali in social housing
C’è finalmente un futuro per l’ex albergo (mai aperto) di via Magenta. La torre che svetta da anni disabitata nel quartiere di San Michele diventerà infatti un condominio destinato all’housing sociale: grazie a una collaborazione tra il Comune di Busto Arsizio e la società privata Amati Live, la struttura attualmente abbandonata ospiterà 47 bilocali «destinati - fa sapere l’assessore all’Urbanistica Giorgio Mariani - a quella “fascia grigia” di persone sopra i 50 anni, separati, pensionati, con un Isee superiore a 6.000 euro: soggetti dunque non così poveri da poter usufruire dell’edilizia residenziale pubblica, ma che faticano anche ad accedere al mercato privato. Si tratta di una platea potenziale di 35mila bustesi».
Venti alloggi al Comune
Il Comune potrà disporre di una ventina di appartamenti per i nuclei familiari seguiti dai servizi sociali. «Il cantiere partirà a gennaio – annuncia l’assessore Mariani – e a giugno 2022 gli alloggi saranno consegnati». Amati Live, società fondata e amministrata da Lorenzo Ferrari, si è aggiudicata un bando di Regione Lombardia da 858mila euro per riqualificare la “Torre” di via Magenta realizzando appartamenti a prezzi calmierati. Il progetto di Amati è uno dei 13 premiati dal Pirellone. «La Banca Popolare di Sondrio, proprietaria dell’edificio, ha messo rapidamente a disposizione la struttura», fa sapere Lorenzo Ferrari.
I servizi garantiti sono numerosi: da quelli di pulizia, stireria, lavanderia alle attività ricreative, dal concierge (il “portinaio” che si occuperà anche di gestire le ricette del medico) alla ristorazione a casa, accessibili attraverso la app di Amazon.
Notevoli anche i vantaggi sui costi: «Da noi – informa Ferrari – una badante costa 900 euro, meno il 19% del credito di imposta: sul mercato privato non se ne trovano sotto i 1500 euro. Questo sensibile contenimento dei costi è reso possibile dai vantaggi fiscali per il social housing e dall’ingegnerizzazione degli alloggi». E ancora: una navetta trasporterà i condòmini nei punti principali della città e alle attività convenzionate. Anche chi non risiederà in pianta stabile nel condominio di via Magenta potrà usufruire dei servizi. I bilocali peraltro sono tutti arredati e dotati di elettrodomestici.
Ottanta posti di lavoro
Non sono da sottovalutare i risvolti occupazionali, considerando che nel condominio verranno assunte 38 persone, più altrettante sul territorio: in totale, un’ottantina di nuovi posti di lavoro. «L’idea – aggiunge Ferrari – ci è venuta osservando i quartieri “silver living” fuori dall’Italia. Nel Nord Europa e in Svizzera questo tipo di esperienza è già parecchio diffuso, ma il format “internazionale” è stato adattato al contesto italiano, perché ogni territorio ha le proprie specificità. In Lombardia siamo già presenti a Legnano e Melzo».
Quello di Busto ha le caratteristiche di un progetto pilota per la regione. «All’inizio di ottobre faremo partire la campagna informativa», chiosa l’assessore Mariani, che ricorda come nel Pnrr siano destinate ingenti risorse all’housing sociale.
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