INSOLVENZA FRAUDOLENTA
Busto: mangiano e scappano, ristoranti beffati
La scusa di uscire a fumare e la fuga: fenomeno diffuso. Capri, l’avviso: chi esce lasci i documenti

Mangiano e scappano. La scusa di uscire a fumare una sigaretta e poi via, senza pagare il conto. Fenomeno che si sta ripetendo a Busto Arsizio, come sa a proprie spese Gino Savino, titolare del ristorante Capri e non ne fa mistero.
IL CARTELLO
All’ingresso, appeso a una colonna, c’è un cartello che invita i fumatori a lasciare la carta di identità in cassa prima di uscire per la sigaretta di fine pasto. «I clienti che si alzano dal tavolo lasciandolo incustodito sono pregati di consegnare un documento, in alternativa devono saldare il conto. Ci troviamo costretti a prendere questi provvedimenti a causa di molteplici comportamenti disonesti che stanno avvenendo nel nostro locale». L’ultimo episodio risale al 12 febbraio, domenica elettorale.
LA FAMIGLIOLA INSOSPETTABILE
Una famigliola, madre, padre e bambina di circa cinque anni, si è seduta al tavolo e ha ordinato piatti di pesce scegliendo tra quelli più salati. Ricci di mare, gamberoni, astice. Non c’era neppure il pienone quella sera. Prima di ordinare il caffè, il marito è uscito a fumare, moglie e figlia poco dopo sono andate in bagno.
GLI ABITI CIVETTA
Sulle sedie c’erano un cappotto e una borsa e quindi nessuno si è insospettito vedendo uscire anche loro, tanto più che la bambina stava giocando con il distributore di palline a sorpresa che si trovano vicino alle porte automatiche dell’ingresso. I ristoratori si sono resi conto di essere stati raggirati dopo una ventina di minuti, quando ormai se n’erano andati. Senza pagare i 200 euro dovuti. Gli indumenti civetta erano ovviamente di scarsissima fattura. Un’altra coppia, nelle settimane precedenti, ha fatto pure il bis: è tornata dopo la prima fuga e ci ha riprovato dopo qualche giorno. In quel caso però i titolari hanno fermato i due in tempo.
FENOMENO DIFFUSO
«Le forze dell’ordine ci hanno detto che è un fenomeno che si sta ripetendo di frequente», spiegano Gino e la moglie Anna. Cosa rischia il cliente che se ne va senza passare dalla cassa? C’è il reato di insolvenza fraudolenta, dunque vale la pena visionare le immagini di videosorveglianza per identificare i furbetti e poi sporgere denuncia.
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