ANZIANI
Provvidenza, 350 in lista d’attesa
La domanda cresce, anche se molti vengono accuditi nelle abitazioni

Una lista di attesa di 350 nomi, per una struttura che attualmente conta 375 ospiti. È come se all’istituto La Provvidenza venisse chiesto di duplicarsi.
«Di sicuro contano le tariffe, più abbordabili di quelle di altre strutture per anziani, ma siamo certi che conti anche la qualità dei servizi che offriamo a tutto campo», spiega il direttore Luca Trama.
La Rsa conta 375 ospiti, con casa albergo e centro diurno si arriva a 430 persone accudite. Se si aggiunge l’assistenza domiciliare siamo a un totale di 460 unità. «Tra ospiti e utenti, una trentina ormai quelli seguiti nelle loro case, siamo arrivati a una bella cifra. A questa si aggiungono i 330 dipendenti - dichiara Trama, braccio destro del presidente Ambrogio Gobbi - La lista di attesa è decisamente lunga: parlare di 350 persone che chiedono di essere ricoverate qui fa capire l’importante servizio che svolgiamo per la città».
Trama ribadisce più volte che «questa, nata per volontà dei cittadini, è la casa degli anziani di Busto Arsizio» e che obiettivo è intensificare sempre più anche «l’andare a casa dei bustocchi» per occuparsi di chi non può essere accolto in istituto.
Lo sguardo al territorio sta diventando la parola chiave, in linea con le direttive della riforma regionale della sanità e dell’assistenza che punta a ridurre l’istituzionalizzazione dei non autosufficienti.
Si torna ad accudire i nonni là dove hanno vissuto? «Nonostante la riforma chieda di investire sul territorio, i numeri ci dicono che tanti chiedono assistenza quotidiana in una sede specializzata - risponde Trama - Purtroppo la popolazione anziana è in netto aumento».
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