SICUREZZA
Busto, pedinate in centro da uno sconosciuto
Una ragazza incinta e la figlia di 3 anni inseguite da un uomo incappucciato in pieno pomeriggio. Lo sfogo del compagno

Inseguita in centro da un uomo incappucciato: paura per una ragazza di Busto Arsizio. «Per fortuna tutto è finito bene, ma è possibile che succedano certe cose in pieno centro di sabato pomeriggio?» domanda Andrea, il compagno della giovane.
È proprio lui a esporre l’episodio capitato in una delle vie più “in” della città: «Sabato pomeriggio la mia ragazza Michela, al quinto mese di gravidanza, stava camminando in corso 20 Settembre insieme a nostra figlia di tre anni e al nostro cagnolino. Io ero altrove a sbrigare una commissione. A un certo punto – racconta Andrea -, Michela si rende conto di essere inseguita con insistenza da un uomo, probabilmente di origine straniera, che indossava una felpa col cappuccio».
IL CORAGGIO
Quando la ragazza si è accorta di essere pedinata, ha preso il coraggio a due mani e ha chiesto all’individuo incappucciato di smettere di seguirla. «Per tutta risposta lui la guardava e rideva, con una mano sotto la felpa – continua Andrea -. A quel punto la mia ragazza ha chiamato i carabinieri, che le hanno consigliato di infilarsi in un negozio, in attesa del loro arrivo». E così Michela ha fatto: l’uomo incappucciato l’ha aspettata per qualche minuto fuori dal locale, poi si è dileguato nella massa dei passanti. Tutto si è concluso senza conseguenze, dunque.
QUESTIONE SICUREZZA
Ma Andrea ha voluto comunque raccontare il fatto per mettere in guardia altre donne (ma anche altri uomini) sui rischi in cui è possibile incappare anche nelle zone più frequentate: «C’è una questione sicurezza da non sottovalutare – avverte -. Ne so qualcosa anch’io: fino a qualche anno fa abitavo in piazza Vittorio Emanuele, poi ho deciso di trasferirmi per la disperazione. Le compagnie di ragazzini continuavano a fare risse, una volta hanno camminato sulla mia macchina, rovinandomi il tettuccio. Un’altra volta ho rischiato di investire un tizio che era stato spintonato a terra da un rivale: quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso».
CONTROLLI E PATTUGLIAMENTI
L’uomo chiede quindi maggiori controlli e qualche pattugliamento in più: «L’episodio capitato alla mia ragazza è preoccupante, e non so come sarebbe andata a finire se fosse stata da sola in una zona più isolata. Sarebbe utile effettuare più controlli: ci sono in giro troppi personaggi poco raccomandabili».
Un caso analogo era stato denunciato l’estate scorsa da una donna varesina.
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