5 PONTI
Rinasce il Palazzaccio
Giunta in festa per la riqualificazione dopo 31 anni: «Finalmente addio al degrado»

Trentuno anni dopo, il degrado non c’è più. Sono spariti gli abusivi, i vandali, i giochi pericolosi dentro quel palazzaccio che per una vita ha fatto da incombente e minacciosa presenza sui Cinque Ponti. «E invece adesso abbiamo dato la dimostrazione pratica che le storie a lieto fine esistono davvero», spiega Enzo Albanese, Ceo di Sigest, realtà ora incaricata dal proprietario 9&45 Real Estate di piazzare i trentanove appartamenti realizzati sugli otto piani dell’edificio che in ventiquattro mesi è stato ripreso e ridisegnato dall’archistar Claudio Dini.
Proprio la storia tormentata di questo fabbricato - che porta il nome di Residenza Panorama - richiama tanti componenti della giunta comunale: Emanuele Antonelli, la sua vice Isabella Tovaglieri, l’assessore Miriam Arabini, più il consigliere Orazio Tallarida.
«Ci hanno restituito un pezzo di città - argomenta il sindaco - quindi la nostra presenza è una forma di ringraziamento per quello che hanno fatto ma anche per quello da cui ci hanno liberato». Insomma, meglio mettere le cose in chiaro: «Da politico potrei dire che abbiamo attratto investitori e li abbiamo costretti a rimettere tutto a nuovo. Invece voglio essere sincero: sono arrivati e hanno fatto tutto loro, io passo solo per il taglio del nastro. E per dire grazie con orgoglio».
Oltretutto la ricostruzione è anche un elemento importante per i conti economici del Comune, da sempre alle prese con oneri di urbanizzazione in picchiata e invece stavolta beneficiario di un versamento secco di spettanze che è ossigeno puro per gli investimenti.
Artefice di questo cambio di rotta in via Crispi è la 9&45 Real Estate srl, rappresentata all’inaugurazione da Renato Martignoni. Il quale parla di «una Busto che è sicuramente una città di grande potenziale anche dal punto di vista immobiliare», spiega la scelta di creare molti bilocali «in virtù della vicinanza con un ospedale che richiede questo tipo di spazi», ma accompagna le istituzioni con soddisfazione anche alla visita dei piani alti, «dove si trovano gli appartamenti più grandi e si capisce quale sia il “panorama” che ha dato il nome alla residenza».
Ora a tirare un sospiro di sollievo è anche il quartiere di San Giuseppe, alle prese con i problemi per tre decenni, come spiega il portavoce del comitato rionale ed ex assessore Mario Cislaghi: «Noi che abitiamo in via Crispi ne abbiamo viste di tutti i colori dentro questo palazzo prima abbandonato. C’erano abitanti abusivi stranieri e italiani, c’erano writer che rischiavano la vita per fare i loro disegni, c’erano gruppi di giovani che si divertivano a fare scorribande insensate. Potremmo scrivere un libro di tutto quello che abbiamo visto passare. Ma ora, finalmente, tutto quello sconcio non c’è più».
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