COPPIA AFRICANA
Picchiata, violentata, segregata: arrestato il marito
La polizia pone fine all’incubo della donna che durava da 5 anni. Cruciale la segnalazione di una collega della vittima

Picchiava e violentava la moglie da almeno cinque anni. Poi due mesi fa, dopo la segnalazione di una collega della vittima, gli agenti del commissariato di via Foscolo hanno iniziato a indagare sull’uomo e sulla famiglia proveniente da un Paese dell’Africa Centrale. Il marito è finito in carcere ieri, giovedì 16 giugno, quando gli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Busto Arsizio hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip: l’uomo è gravemente indiziato di maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della moglie sua connazionale.
UN INCUBO DURATO 5 ANNI
Da almeno cinque anni, la donna subiva il marito e i fatti erano una costante nel menage della coppia da quando era arrivata in Italia dal Paese di origine. Solo grazie alla segnalazione alla polizia da parte di una collega di lei, è emerso che la vittima dopo essere stata picchiata dal marito, era stata rinchiusa in casa. Da quel momento le dichiarazioni della donna, acquisite dai poliziotti coordinati dalla Procura della Repubblica, sia pure con ripensamenti dettati dall’evidente subordinazione al coniuge e all’influenza di “patti di sangue” siglati nello Stato di origine, hanno permesso di ricostruire un quadro familiare connotato da frequenti percosse, insulti e minacce, da rapporti sessuali imposti con la forza o carpiti quando le difese della vittima erano fiaccate dalle botte.
LA MISURA CAUTELARE
Inoltre il marito esercitava un costante controllo e vietava alla moglie qualsiasi relazione sociale ritenendosi invece libero di frequentare almeno virtualmente altre donne, da momenti in cui la donna era segregata in casa e privata del cellulare. Da qui l’emissione della misura cautelare che ha portato lo straniero in carcere.
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