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Prima classe in quarantena a Busto Arsizio. È successo all’istituto comprensivo Bossi e più precisamente a una classe quarta delle scuole elementari Manzoni che affacciano sull’omonima piazza. L’Ats ha richiesto l’attivazione della procedura di isolamento fiduciario alla dirigente scolastica Silvana Vitella, che ha prontamente avvisato le famiglie interessate inviando loro una lettera.

La classe in questione resterà lontana dalla scuola e almeno per una settimana e mezza, fino a giovedì 1 ottobre, svolgeranno le lezioni esclusivamente tramite la didattica a distanza, su schermo con connessione internet.

Benché la scuola preferisca non entrare nei dettagli né fornirne alcuno, tutto avrebbe avuto inizio da una maestra che da test sierologico prima e da tampone di accertamento poi è risultata positiva al Covid-19.

L’esito del tampone è arrivato proprio ieri, martedì 22 settembre, cosicché i bambini, che erano in classe, sono stati subito rimandati a casa secondo il protocollo sanitario previsto.

Se per Busto è il primo caso di una classe in quarantena, non è il primo in assoluto: pochi giorni prima che si inaugurasse l’anno scolastico, una docente dell’Acof “Olga Fiorini” è risultata positiva, ma lì a finire in quarantena furono solo gli insegnanti che hanno così iniziato l’anno facendo lezione da casa, su uno schermo ad alunni riuniti in classe e distanziati tra loro con un secondo insegnante a “tenere” la classe in presenza.

Neppure è una primizia nel circondario.

Appena due giorni fa, all’istituto superiore Torno di Castano Primo, è scattato un procedimento analogo da uno studente asintomatico ma risultato positivo a tampone: immediata attivazione dei protocolli, isolamento della classe e lezioni solo da casa tramite didattica a distanza. Proprio come accaduto pure a Samarate, dove un’intera classe delle scuole medie è finita in isolamento per il contagio di un alunno.

Carlo Colombo

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