TRAGEDIA DELLA GELOSIA
Strage della gelosia, fuori pericolo la donna ferita
Salvatore Stefano Solazzo, 51 anni, di Morazzone ha freddato il 47enne Daniele Morello a Cantello. Poi alle Terme di Stabio ha ferito la donna e si è tolto la vita

Strage della gelosia fra Cantello e Stabio. Un uomo di 51 anni, Salvatore Stefano Solazzo, residente a Morazzone, che non accettava la nuova relazione della sua ex, prima ha ucciso a Cantello il nuovo compagno della donna, Daniele Morello di 47 anni, originario di Induno Olona, poi in Canton Ticino ha sparato a lei e infine si è tolto la vita. La donna, 45 anni, kosovara, residente a Cantello, inizialmente era in gravissime condizioni. Oggi, martedì 26 luglio, invece, la sua situazione fisica è migliorata: è stata dichiarata fuori pericolo. Un puzzle drammatico quello compostosi dal Varesotto alla Svizzera, a cavallo del confine, nel tardo pomeriggio di ieri, lunedì 25 luglio, fino al sopraggiungere del buio, sotto un temporale scrosciante.
I FATTI
All’inizio non era chiaro che cosa fosse successo: intorno alle 18.30 è stato trovato un uomo senza vita in mezzo alla carreggiata in via Varese, la strada nel bosco che collega il Gaggiolo con la periferia Est di Varese, nel Parco Valle della Bevera, nelle vicinanze della Motorizzazione e dell’Iper. Il corpo, poco distante dalla macchina, un grande pick-up Harley Davidson con targa svizzera, è stato in seguito identificato: si tratta di Daniele Morello, originario di Induno Olona ma residente da tempo a Stabio dove aveva un’attività di compravendita di veicoli. L’uomo è stato freddato per gelosia dal 51enne residente a Morazzone, che prima ha bloccato Morello nello spiazzo all’inizio del bosco e poi gli ha sparato un solo colpo di pistola all’altezza della spalla sinistra dal finestrino abbassato. Entrambi i mezzi provenivano da Cantello, in discesa. L’indunese ha cercato di ripartire accelerando per scappare ma è riuscito a fare solo pochi metri, per poi uscire dall’abitacolo e accasciarsi in mezzo alla strada, esanime: i sanitari, accorsi dopo l’allarme lanciato da un automobilista di passaggio, non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Nei prossimi giorni verrà effettuata l’autopsia sul corpo di Morello. Intanto la donna ferita, dopo i timori iniziali peer la vita, oggi è stata dichiarata fuori pericolo.
VERSO LA SVIZZERA
Ma la strage non era ancora conclusa: il killer, infatti, ripartendo a tutto gas si è subito diretto a Stabio, in Svizzera, poco oltre la dogana, dove ha sparato anche alla sua ex, una 45enne residente a Cantello, nel centro termale dove la donna lavora come addetta alle pulizie. Infine si è suicidato. La dinamica è emersa dalla collaborazione tra i carabinieri di Varese e la Polizia Cantonale del Ticino. I due fatti sono stati collegati rapidamente dagli investigatori e così si è ricostruita la vicenda almeno nei punti principali. Stabio infatti dista pochi chilometri da Cantello e la doppia sparatoria è avvenuta a circa 30 minuti di distanza.
SANGUE IN STRADA
Dunque a terra senza vita, a Cantello, è rimasto Morello, che era il nuovo compagno della donna aggredita a colpi di pistola oltreconfine e ora in gravi condizioni. E l’ex della donna si è suicidato. Due vittime e una donna che lotta per la vita (tutti incensurati) dopo un tardo pomeriggio di follia. L’arma utilizzata da Solazzo era regolarmente registrata.
SIGILLI A VARESE
I rilievi da parte dei carabinieri sono proseguiti sul luogo del delitto per qualche ora e fino alle 21.30 la strada di Cantello è rimasta transennata in entrambe le direzioni, chiusa con i nastri bianchi e rossi delle forze dell’ordine proprio prima della curva verso il boschetto della Valsolda, all’inizio del parco. Molte auto sono arrivate fino al punto di sbarramento per poi fare marcia indietro, poi la Polizia locale di Varese ha bloccato all’altezza della rotonda sulla tangenziale dopo l’ipermercato, evitando così l’arrivo di altri mezzi e avvertendo prima. Il traffico dunque, anche per l’ora e la zona isolata, non ha subito particolari contraccolpi. Via Varese è una strada in mezzo al bosco, subito dopo l’area industriale: qui il traffico è soprattutto di attraversamento, verso il Gaggiolo e il confine. Le auto vanno veloce soprattutto all’ora del rientro: un rientro che ieri si è macchiato di sangue, bagnato dal temporale che avrebbe dovuto portare solo belle notizie dopo una lunga siccità.
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