L’INIZIATIVA
«Caffè e giornale». La sfida per rilanciare Borsano
Busto Arsizio: da Armando De Luca un esempio di come valorizzare i negozi di vicinato

«Non lascio, anzi raddoppio. Sono pronto a offrire un nuovo servizio al quartiere».
A Borsano non ci sono solo saracinesche che si abbassano. C’è anche chi con tenacia prova a rilanciare il commercio di vicinato. È il caso di Armando De Luca, titolare dell’edicola-cartoleria “Dire, fare…giocare” di viale della Ricordanza 12, a pochi metri dalla chiesa parrocchiale. Nonostante i tempi non idilliaci per le attività di quartiere, De Luca non solo ha deciso di tenere duro ma sta anche per ampliare la propria offerta: «Da settembre - rivela - oltre all’edicola, alla cartoleria e ai tabacchi, nel mio negozio ci sarà anche un angolo caffetteria. L’idea è quella di offrire un ulteriore servizio agli abitanti del quartiere, soprattutto dopo la chiusura dello storico bar De Filippo, che si trovava proprio qui di fronte. Ho aspettato fino ad adesso per non andare a creare concorrenza ma ora è il momento di provare a colmare questa lacuna».
Già da parecchio tempo Armando De Luca combatte in prima linea la battaglia per il commercio di vicinato. E anche oggi torna sull’argomento senza troppi giri di parole, rivolgendosi direttamente ai borsanesi: «C’è un solo modo per garantire la sopravvivenza del commercio di prossimità - sottolinea il commerciante -: acquistare nei negozi sotto casa. Non c’è altra strada. Un’attività commerciale ha senso solo se ha un ritorno economico, altrimenti chiude. Semplice. Dopo è inutile piangere sul latte versato».
Il problema riguarda molti quartieri, se non tutti ma a Borsano è particolarmente sentito proprio per la recente chiusura di diverse attività storiche (in primis il già citato bar De Filippo e il negozio di alimentari A&O).
«Vedo tante lacrime di coccodrillo ma quanti di quelli che ora si lamentano erano davvero clienti di quei negozi? - domanda De Luca -. Se si vuole rilanciare un quartiere bisogna viverlo, non c’è altra strada».
Ecco perché il commerciante ha deciso di espandere la propria presenza, riqualificando un locale in precedenza adibito a magazzino. Così, dal prossimo settembre, oltre ai “reparti” edicola, cartoleria e tabaccheria, ci sarà anche la caffetteria: «Un servizio ulteriore che voglio offrire ai borsanesi che accompagnano i figli a scuola o all’asilo, o che frequentano la parrocchia - spiega De Luca -. Dopo 23 anni c’è sempre voglia di migliorare questo rione. Ma è fondamentale che i cittadini rispondano. Possiamo ancora contare su uno zoccolo duro di lettori ma serve che anche le nuove generazioni ricomincino a frequentare le edicole. Le quali restano un presidio di cultura e di senso civico. Chi si informa, ha maggior consapevolezza di quello succede in città e nel mondo».
De Luca auspica che il suo sforzo possa essere apprezzato dai borsanesi: «Voglio bene a questo quartiere e mi auguro che ritorni a vivere come un tempo. Chi non lo frequenta, non ha diritto di lamentarsi».
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