IL CASO
Piovono calcinacci. Dal ponte
Allarme dei cittadini. Il sindaco rassicura: «Gli ingegneri escludono problemi»

Calcinacci sulla pista ciclopedonale e sotto il ponte di Cairate. Dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, quello del paese è diventato sorvegliato speciale sul territorio. Oggetto di psicosi e di grande monitoraggio da parte della comunità.
Ieri mattina, venerdì 29 marzo, l’allarme è arrivato da persone che vivono in Valle Olona e che, correndo sulla pista ciclopedonale, hanno trovato i calcinacci. Hanno subito chiamato il comando della polizia locale. È stato informato anche il sindaco Paolo Mazzucchelli.
Già la scorsa estate in molti chiesero interventi, controlli e soprattutto iniziarono a metterne in luce le crepe temendo che i danni fossero strutturali. Chiesero che potessero intervenire gli enti preposti a garanzia che non si verificasse da un momento all’altro la tragedia.
I calcinacci di ieri sono grandi quanto il palmo di una mano. Ma al momento sono in corso verifiche.
Il primo cittadino appresa la notizia ha spiegato: «Il ponte di Cairate è di competenza della Provincia. Non è per fare lo scaricabarile, ma è che proprio il Comune non può intervenire direttamente. Ciò che abbiamo fatto anche la scorsa estate è stato chiedere interventi agli enti preposti e dunque che venissero fatti accertamenti».
Entrando nel merito, Mazzucchelli ricorda che ci sono le mail di corrispondenza con i funzionari preposti e soprattutto con gli ingegneri di Villa Recalcati. «Dunque se un ingegnere firma una relazione in cui afferma che non ci sono danni strutturali e non ci sono problemi specifici, da sindaco non posso intervenire. Inoltre, non posso neppure permettermi di fare una controperizia pagata con i soldi della comunità, anche perché la Corte dei conti mi contesterebbe un danno erariale dato che secondo logica farei un atto che compete a un ente superiore».
Comunque, la vicenda prende una piega amministrativa. Sicché Mazzucchelli cerca di rassicurare: «L’ex governatore della Lombardia Roberto Maroni a fine mandato stanziò 5 milioni di euro per la sistemazione dei ponti e in generale per la sicurezza delle infrastrutture. In cima alla lista degli interventi c’è quello di Cairate».
Quindi, i lavori sul ponte dei primi anni Sessanta sono in programma. «Non abbiamo una data precisa, perché mi risulta che la Regione debba effettuare i trasferimenti alla Provincia di Varese, ma ipotizzo che appena ci sarà il passaggio verranno programmati», conclude il primo cittadino.
«Il ponte non è di mia competenza, ma è sul territorio comunale. I cittadini devono essere consapevoli che la mia attenzione è massima».
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