IL CASO
Caliendo, Forza Italia: «No al gruppo di centro»
Respinta la proposta di Farioli. «Di questo passo si pone fuori dal partito»

«Non siamo interessati a creare un gruppo unico centrista in Consiglio comunale. E Farioli si sta ponendo di fatto fuori da Forza Italia». Non si è fatta attendere la presa di posizione del senatore Giacomo Caliendo, commissario provinciale di Forza Italia, rispetto alla proposta lanciata su Prealpina da Gigi Farioli: ovvero la creazione di un gruppo consiliare di centro moderato, che unisca gli esponenti di Forza Italia, Busto al Centro, Noi con l’Italia e delle due liste che hanno supportato Farioli alle elezioni del 3 e 4 ottobre.
Una proposta che il senatore rispedisce prontamente al mittente. E spiega perché: «Creare un gruppo distinto significherebbe rompere col centrodestra, un’operazione che non abbiamo intenzione di fare, tanto meno all’indomani del voto – sottolinea Caliendo -. In campagna elettorale abbiamo lavorato per rafforzare il centro moderato, ma all’interno della coalizione di centrodestra. Non fuori. E quando è stato risolto il problema della lista civica del sindaco, siamo rientrati, com’era naturale. Farioli ha però fatto una scelta diversa, stringendo alleanze con partiti vicini alla sinistra come Italia Viva e Azione. Una soluzione che non poteva essere condivisa da Forza Italia».
Ecco perché gli azzurri dicono no all’ipotesi del gruppo unico con BaC e i “farioliani”: «Un conto è collaborare con Renzi su singoli e specifici punti, come mi è capitato di fare in Senato – puntualizza Caliendo -. Ben diverso è costruire un’alleanza. Per dar vita al gruppo unico dovremmo rompere col centrodestra e accordarci con Italia Viva e Azione. Perché dovremmo fare adesso ciò che abbiamo escluso prima delle elezioni? Tra l’altro, l’esito delle urne ci ha premiato: a Varese Forza Italia ha ottenuto il miglior risultato in Italia, e anche a Busto e Gallarate siamo stati determinanti per le elezioni al primo turno di Antonelli e Cassani».
A questo punto ci si chiede se Gigi Farioli possa ancora far parte di Forza Italia (l’ex sindaco risulta infatti ancora iscritto al partito berlusconiano). Anche su questo punto il commissario non usa giri di parole: «Non è necessaria una regola statutaria per capire che se una persona crea una lista contro il proprio partito, si pone automaticamente fuori da quel partito. Sono regole elementari di qualsiasi organizzazione. Prima delle elezioni non ho comunicato nulla ai probiviri nazionali perché speravo ancora potesse esserci un ripensamento da parte di Gigi, che ho sempre stimato e al quale sono legato da un rapporto di amicizia». Quel ripensamento però non c’è stato: «Al contrario – precisa Caliendo -. Dall’intervista rilasciata a La Prealpina emerge con chiarezza che Gigi vuole creare un’aggregazione che non rientra più nell’ambito del centrodestra. Stando così le cose, dovremo prendere atto che Farioli è uscito da Forza Italia. Come si può rimanere iscritti a un partito sfidandolo alle elezioni con un’altra lista?».
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