CONFAPI
«Cambiamo volto, non perdiamo il cuore»
Il presidente Tenaglia e il ruolo delle piccole imprese

Dai dazi all’innovazione, dal mercato del lavoro alla parità, dai disagi alle soluzioni. Alle Ville Ponti, Confapi Varese, l’Associazione piccole e medie industrie, ha vissuto oggi, martedì 27 maggio, l’assemblea annuale, momento tradizionale di bilancio e incontro per tutte le associazioni datoriali del territorio. Nella sua relazione, il presidente Confapi Varese Marco Tenaglia ha passato in rassegna criticità e punti di forza per chi produce nel Varesotto, davanti a tante rivoluzioni a cui far fronte: dall’Intelligenza Artificiale alla transizione energetica. Per quanto riguarda l’AI «il manifatturiero cambia volto, ma non perde il cuore - ha detto Tenaglia -. Le vecchie distinzioni tra lavoro manuale e intellettuale non reggono più. Basta entrare in una delle nostre aziende per vedere come conoscenza e operatività si fondano, come persone e tecnologie lavorino fianco a fianco, ridisegnando il modo di produrre. Anche qui, nella nostra provincia, le imprese si muovono. Non stanno ferme. Scommettono sulle persone, sulle nuove generazioni, sulla formazione come chiave per superare il mismatch di competenze che il manifatturiero avanzato richiede. Promuovono qualità, sostenibilità, attenzione alle risorse».
LA VOCAZIONE
Si parte da una certezza: «Il nostro territorio ha un’anima industriale, l’ha sempre avuta e continuerà ad averla. Ma per sostenerla servono politiche strutturali, scelte di prospettiva, strumenti veri. Serve una visione lunga».
Come papa Leone XIII interpretò la prima rivoluzione industriale, così Leone XIV affronta quelle di oggi. «Allo stesso modo, oggi siamo chiamati tutti - laicamente, come cittadini e come imprenditori - a prenderci la responsabilità di interpretare questo nuovo tempo. Con consapevolezza, coraggio e visione», ancora Tenaglia, che invoca consapevolezza ed equità.
OCCUPAZIONE
Il mercato del lavoro ha dati positivi ma da interpretare: «Nel 2024, in provincia di Varese, gli occupati hanno raggiunto un nuovo valore massimo: 392mila persone al lavoro. Un traguardo importante, che supera di quasi diecimila unità il picco del 2018. Ma questo stesso dato, se letto con attenzione, ci mostra anche un rallentamento nella crescita rispetto all’anno precedente. È come se fossimo arrivati a un equilibrio: un plateau che ci offre stabilità, ma che potrebbe non essere facilmente superabile nel breve termine». Bene la disoccupazione al 3,6%, «tra i più bassi d’Italia» ma c’è una «persistente disparità» se l’occupazione femminile «resta inferiore di oltre 14 punti percentuali rispetto a quello maschile, 76% contro 61,7%».
AMBIENTE E MONDO
Capitolo transizione energetica: molte imprese hanno raccolto la sfida «ma questo percorso, lo sappiamo, non è semplice. Per tante piccole e medie imprese, la transizione ecologica è ancora un cammino pieno di ostacoli. Costi elevati, mancanza di competenze, paura di non farcela». Settori come l’automotive «stanno cambiando pelle e non devono essere lasciati soli». Pesante lo scenario globale tra guerre sempre più esplosive e incertezze sul futuro. «Rafforzare l’Europa significa rafforzare noi stessi».
All’assemblea introdotta dal direttore generale di Confapi Varese Piero Baggi hanno partecipato il presidente nazionale Confapi Cristian Camisa, il presidente della Camera di commercio Mauro Vitiello, il prefetto Salvatore Pasquariello, il sindaco di Varese Davide Galimberti, Chiara Barbieri, presidente Gruppo Donne Confapi Varese e il professor Carlo Alberto Carnevale Maffè, docente della Bocconi che ha parlato di “Dazi e geopolitica quali sfide per le Pmi”.
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