ATTESI DA TEMPO
Canile, finalmente i lavori
Da mercoledì in via Friuli al via la sistemazione: «Potremo utilizzare le cucce riscaldate». Tanti i progetti per migliorare la struttura

Partiranno mercoledì i lavori di sistemazione del canile municipale che permetteranno di migliorare l’efficienza e aggiustare alcuni problemi della struttura di via Friuli.
Per esempio verrà adeguato l’impianto elettrico permettendo così, finalmente, di poter utilizzare le cucce riscaldate. «Finora - spiega Alessandra Calafà, responsabile della Lega del cane, gestore della struttura - non potevamo utilizzare questi strumenti perché, se li attaccavamo alla corrente, saltava tutto. Si tratta di cucce fondamentali d’inverno. Ci stiamo arrangiando con le lampade che, però, portano al massimo a 15-16 gradi, quando i cani più anziani avrebbero bisogno almeno di una ventina di gradi».
Inoltre, nell’ottica di realizzare un canile maggiormente accogliente e vivibile, la Varese Design Week regalerà l’allestimento della nuova zona accoglienza dei visitatori, mentre «ci stiamo muovendo per rendere la struttura più vissuta dalle persone. Il canile, seppure quello di Varese sia fra i più brutti che abbia mai visto – aggiunge Calafà – deve diventare un luogo di aggregazione, dove poter vedere e coccolare i cani e compiere una passeggiata con loro».
Insomma, il luogo non è molto ospitale, ma i 120 tra volontari ed educatori provano in tutti i modi a migliorarlo. Tanto che, per esempio, dal tribunale, «ogni settimana – dice ancora la responsabile - ci arrivano cinque telefonate di persone che si offrono per svolgere qui i lavori di pubblica utilità». Chi, insomma, deve scontare una sanzione penale sostitutiva vuole sempre più “espiare” la propria pena aiutando i cani più sfortunati. Cani che, purtroppo, sono in aumento, raggiungendo una trentina di quattro zampe accolti ogni mese: «Fra gli abbandoni e le tratte di animali, rispetto a quando abbiamo preso in gestione la struttura, i numeri sono raddoppiati. Ecco perché ci servono altri lavori e nuovi sostegni che vadano oltre i 35.000 euro del Comune e una somma simile donata dai cittadini».
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