L’EXPLOIT
Tacchini, doppio titolo tricolore a Milano
Il verbanese s’impone due volte all’Idroscalo: trionfi nel C1 e C2 1.000

La canoa italiana ha un padrone il cui nome e cognome è Carlo Tacchini. Nella prima giornata dei Campionati Assoluti all’Idroscalo di Milano il verbanese ha confermato il suo ottimo stato di forma, già visto tra Mondiali ed Europei, vincendo entrambe le gare alle quali ha preso parte. Dopo le batterie del mattino il poliziotto delle Fiamme Oro è sceso in acqua pomeriggio per il C1 1000, finale nella quale come previsto c’è stato un bel duello con il 20enne Gabriele Casadei, piemontese di prospettiva per il movimento azzurro. Tacchini ha provato l’allungo nella prima metà non riuscendo però a scrollarsi di dosso l’avversario che ha retto almeno fino agli ultimi 200 metri, quando però l’incedere del verbanese è stato decisivo: la costanza nel ritmo e la capacità di spingere in ogni pagaiata gli hanno permesso di scappare via arrivando con ben più di un’imbarcazione di luce. 3’54”38 il crono per il titolo italiano, 3’58”20 quello di Casadei argento con Baldo bronzo largamente staccato.
Il canoista azzurro ha poi gareggiato nella finale più attesa del pomeriggio, un C2 1000 dove assieme a Nicolae Craciun è andato a sfidare nuovamente Casadei insieme a Daniele Santini, altro specialista della materia. Sul bacino meneghino è andato in scena un testa a testa lunghissimo, con i due equipaggi incollati e l’equilibrio che si è rotto solo tra le ultime boe. Qui Tacchini-Craciun hanno piazzato una sgasata decisiva andando a vincere in surplace con il tempo di 3’36”94, con 2 secondi e 15 centesimi di vantaggio sugli avversari e compagni di Nazionale.
Nel kayak è invece arrivata una vera e propria beffa per il varesino Mauro Crenna. Il singolista delle Fiamme Gialle è partito molto forte arrivando per primo alle boe di metà gara del K1 1000 e rimanendo avanti fino ai 200 metri finali. Qui però di colpo si è spenta la luce con il compagno di squadra Nicola Ripamonti che lo ha rimontato andando a vincere in 3’40”06, mentre a ridosso dell’arrivo anche Cavessago e Dal Bianco sono riusciti a superare un Crenna incapace di spingere fino in fondo: 3’41”66 il crono delle due medaglie d’argento, 3’41”74 quello del varesino giù dal podio per la miseria di otto centesimi.
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