AFFARI GIU’
Cantiere a Tradate, «ora dimezzateci la Tari»
Richiesta dei commercianti: danneggiati dai lavori

Il cantiere avanza, i malumori crescono, l’amministrazione ascolta e prova ad andare incontro alle richieste, soprattutto quelle dei commercianti. I quali, nella zona interessata dai lavori di corso Bernacchi, lamentano un crollo degli incassi. La causa, secondo loro, è il blocco del traffico, con le difficoltà oggettive di raggiungere quei negozi che si affacciano sul tratto fra via XXV aprile e l’incrocio fra con via Cavour ma anche le attività commerciali di corso Matteotti. Disagi previsti pur se i lavori marciano a ritmo spedito.
L’obiettivo è concludere i lavori entro l’inizio dell’anno scolastico. Impegno garantito dai dipendenti della ditta che si è aggiudicata l’intervento, impegno dei professionisti che ogni giorno garantiscono la presenza sul cantiere, massima attenzione dell’amministrazione comunale disponibile ad incontrare i rappresentanti dei commercianti che avanzano una proposta “pesante”.
«In queste condizioni che non dipendono dalla nostra volontà - spiegano alcuni esercenti - chiediamo che per almeno sei mesi ci venga sospeso il pagamento della Tari». Una richiesta che era stava avanzata e andata a buon fine ai tempio del lockdown causato dal Covid. Sarà possibile accogliere la richiesta anche questa volta? «Le porte, come sempre, sono aperte - risponde il sindaco Giuseppe Bascialla in qualità di titolare della delega al commercio-. Ascoltare i cittadini è un dovere e in merito alla possibilità di sospendere la Tari si può prendere in considerazione, sempre tenendo presente che ci sono delle disposizioni di legge alle quali rispondere. Se queste norme ci consentono di sospendere temporaneamente il pagamento della tassa rifiuti legandola ai disagi causati dal cantiere, si può fare».
Un’apertura che farà piacere ai commercianti che da qualche settimana lamentano una contrazione delle vendite che significano cassetti più leggeri.
Ma alcuni di questi commercianti non hanno solo un problema di mancati incassi. Per esempio chi commercia merci deperibili rischia di non poter coprire i costi dell’investimento perché le derrate rimangono sugli scaffali troppo a lungo.
L’amministrazione comunale aveva messo in conto anche questa eventualità, sperando che i tempi del cantiere siano più stretti possibili.
Lavori utili, così sostiene chi governa, per mettere mano al centro e per mettere mano soprattutto ai sottoservizi (reti elettriche, fognarie e idriche) che avevano bisogno di una robusta manutenzione.
Il primo passo per rifare il centro è questo cantiere aperto nel tratto di corso Bernacchi fra via XXV aprile e l’incrocio fra via Cavour e via Santo Stefano dove, probabilmente, sarà anche sistemata una griglia per raccogliere le acque che scendono da via Sopranzi e che in occasione della doppia tempesta che si è abbattuta sulla città si è allagata. Ma lavori così invasivi hanno bisogno di tempo che non tutti sono disposti ad accettare. A cominciare da quei commercianti le cui attività sono interessate dal cantiere. «Ci dicano quando vogliono organizzare l’incontro per vedere se è possibile sospendere per sei mesi la Tari e siamo pronti ad ascoltarli», ribadisce Bascialla.
vi aspetto per un incontro»
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