IL PERICOLO
Canton Ticino, la mappa degli autovelox
Da lunedì online sul sito della Polizia cantonale i punti dove sono presenti le stazioni di rilevamento della velocità: in totale dieci, sette delle quali sulle strade dei frontalieri

Sono gli autovelox più temuti dai varesini. Tanto che, chi ha ricevuto una multa dal Canton Ticino, e ha dovuto pagare senza battere ciglio, ora si guarda bene dal superare i limiti di velocità quando guida fra Mendrisio, Lugano e Bellinzona.
Da lunedì 5, però, la Polizia cantonale ha deciso di rendere pubbliche tutte le stazioni di rilevamento della velocità, dando un aiuto agli automobilisti. Tramite il loro sito ufficiale e la pagina Facebook, è stata condivisa la cartina dove si segnalano i vari autovelox “in agguato” a difesa della sicurezza della circolazione.
Le postazioni sono dieci, sette delle quali hanno “nel mirino” proprio frontalieri varesini. Già perché sono state collocate proprio su alcune delle strade utilizzate dai lavoratori italiani che, ogni giorno, fanno i pendolari col Canton Ticino. Per esempio nel Malcantone si trovano due occhi elettronici di fila, fra Magliaso e Agno, sul tragitto che porta al valico di Ponte Tresa. Un altro è collocato a Maroggia, dove può passare chi entra in Svizzera da Gaggiolo o Porto Ceresio. A Vira ci passano i frontalieri del Lago Maggiore, che transitano da Maccagno-Zenna. Infine vi sono i radar di Gentilino e Vezia, pronti a colpire chi deve passare da Lugano. Insomma, una vera e propria corsa a ostacoli. Certo, rispettando le regole per la sicurezza, non si rischia niente. E su questo argomento si concentrano i commenti delle istituzioni ticinesi: «Nell’ottica di accrescere la sicurezza e la trasparenza nei confronti dei conducenti sulle strade ticinesi – dicono dalla Polizia cantonale - abbiamo pubblicato sul nostro sito una pagina con visualizzati i luoghi dove sono situate le apparecchiature radar fisse, così come il limite di velocità massimo previsto in quello specifico tratto stradale. Inoltre, sono indicati i grandi cantieri aperti sulla rete autostradale cantonale, all’interno dei quali viene posato a rotazione l’apparecchio radar semi-stazionario».
Come a dire: automobilista avvisato, mezzo salvato.
Già perché i radar ticinesi e soprattutto le conseguenze per chi ci passa davanti superando quanto permesso, sono il terrore degli automobilisti varesini. Basta un attimo di distrazione, una pigiata eccessiva sul pedale dell’acceleratore e si rischia di finire in contravvenzione. E, spesso, i franchi da pagare sono un salasso: se l’infrazione è minima, da 1 a 5 chilometri orari, ce la si cava con un buffetto (40 franchi, 35 euro circa). Ma da lì a salire sono guai, fino ad arrivare ai risvolti penali. Ed è certo che la multa arrivi. Ricorsi vincibili? Difficile. Tradotto: meglio rispettare diligentemente le norme della strada.
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