IL VOTO PER STRADA
Capolago a Orrigoni, centro a Galimberti
Tra primo e secondo turno modificata la mappa delle preferenze. Testa a testa a San Fermo e in via Sacco

Solo qualche mese fa lo chiamavano “dream team”, perché la squadra dei sogni guidata da Davide Galimberti, e sostenuta da cinque liste, tentava quella che sembrava un’impresa impossibile: sconfiggere il Carroccio in casa sua, dopo ventitré anni di amministrazione leghista.
E invece l’impresa domenica 19 giugno è riuscita, e ha visto chiudere il “big match” del ballottaggio con il 51,8% dei voti assegnati all’avvocato amministrativista, contro il 48,1% andati a Paolo Orrigoni, l’imprenditore civico senza tessera, ma sostenuto da sette liste che con lui hanno alzato gli scudi per difendere il “fortino” del centrodestra.
A poco è servito però, visto che da lunedì 19 giugno la poltrona di primo cittadino è ufficialmente occupata da un uomo del centrosinistra, che è stato capace di chiudere il testa a testa con ben 1200 voti di distacco.
Preferenze pescate, giorno dopo giorno, nei lunghi mesi di campagna elettorale, e ancor più nelle due settimane successive al primo turno di elezioni, stando tra la gente, stringendo mani, sempre ascoltando in maniera moderata e propositiva.
Soprattutto nei quartieri perché, ha sempre detto Galimberti, «è da qui che siamo partiti e da qui che vogliamo tornare, fino all’ultimo secondo di campagna elettorale, per far ripartire davvero Varese».
Risultato? Che, dopo il termine dello spoglio nelle 85 sezioni scrutinate, a mister Tigros resta il primato delle preferenze solo nei seggi di via Brunico, nel quartiere di Belforte, dove ne totalizza 705 contro le 685 del competitor, in via Monfalcone dove la “spunta” per 624 voti a 592, a Capolago in via del Gaggio, dove lo stacco è di 518 a 357, e ancora a Giubiano, dove conta 875 schede a suo favore contro 723, e a Bosto, che gliene assegna 745 contro le 663 di Galimberti.
Sostanziale pareggio a San Fermo, dove il centrosinistra incassa 455 voti contro i 453 del centrodestra, invertendo però di fatto i risultati del primo turno, quando, alla scuola Don Rimoldi, Orrigoni aveva sorpassato l’avversario con 503 voti contro 423. Infine la sezione di via Sacco, che premia l’imprenditore con 141 voti a 135.
Per il resto è “default”, specie nel centro, dove invece al primo turno Orrigoni era andato benissimo. Ma il vento, in soli quindici giorni, pare essere cambiato, visto che Galimberti chiude con 914 voti a 867 alla scuola Dante, 601 a 510 alla Morandi, 842 a 595 in via Como, e va sotto di soli due punti in via Cairoli. E in zona Ippodromo?
Anche qui inversione di tendenza, dato che al primo turno Orrigoni chiudeva in vantaggio, mentre domenica i voti andati a Galimberti sono stati 797 contro 699.
Grande stacco anche alle Bustecche, che sono valse al nuovo sindaco 1112 voti contro gli 895 dell’avversario, a Giubiano, che lo premia con 761 preferenze a 573 e a Sant’Ambrogio, con 790 a 702.
Questi i numeri con cui il centrosinistra torna a Palazzo Estense dal lontano 1948, espressione di un elettorato che dimostra così di aver voluto credere nella promessa di Galimberti: «Sarò il sindaco di tutti» .
Un sindaco che commenta la vittoria come «un chiaro segnale dei varesini di voler dare discontinuità rispetto al passato» e che racconta della sua presenza nei quartieri come «il fattore che è stato decisivo e determinante, proprio per il rapporto stretto che si è creato con i cittadini».
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