RIONE NEL MIRINO
Ladri scatenati a Capolago
Tre colpi a segno. Sparite anche due affettatrici da un magazzino degli Alpini

Il rione di Capolago torna nel mirino dei ladri. Quello di martedì 2 ottobre è stato un risveglio amaro, per quanti hanno dovuto fare i conti con le razzie avvenute durante la notte precedente.
In base alle prime informazioni, sarebbero stati compiuti tre furti, non in abitazioni bensì in altrettanti depositi e magazzini della zona. Il bottino conta perlopiù utensili, attrezzi da giardino e altro materiale, tra cui anche due affettatrici di proprietà della sezione locale degli Alpini. I furti sono avvenuti nei pressi del centro storico del quartiere. I malfattori sono riusciti a crearsi un accesso alle strutture e, una volta all’interno, hanno rubato tutto ciò che secondo loro avrebbe potuto essere rivenduto sul mercato nero. Nei primi due episodi sono stati saccheggiati magazzini, da cui sono spariti attrezzi da cantiere, poi cavi elettrici e due affettatrici: queste ultime erano di proprietà degli Alpini ed erano custodite qui. Ma a finire nel mirino dei ladri in libera uscita è stato anche un deposito di attrezzi da giardino. Quando ieri mattina i proprietari si sono resi conto di quello che era accaduto non hanno potuto far altro che chiedere l’intervento delle forze dell’ordine: sul posto sono arrivati gli agenti della Squadra Volante della Questura, che hanno effettuato i primi rilievi e avviato le indagini necessarie a risalire ai responsabili dei furti.
Non è la prima volta che in zona si registrano colpi ai danni di magazzini e depositi. Sugli ultimi episodi è intervenuto il consigliere comunale del Pd Alessandro Pepe: «Sono molto amareggiato per gli spiacevoli fatti di cronaca – ha commentato l’esponente di maggioranza, che è di Capolago -. Mi spiace anche per il furto al gruppo Alpini: loro fanno del bene al nostro rione e alla nostra città, non se lo meritano. L’attenzione dell’amministrazione, comunque, è alta. Invito i cittadini a segnare alle autorità competenti qualsiasi informazione che possa essere d’aiuto per rintracciare gli autori di questo gesto ignobile».
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