IL REPORT
Cara Verbania, quanto mi costi: più di Torino
Secondo i dati di Immobiliare.it il costo medio al metro quadro supera il capoluogo piemontese di 450 euro (+9%)

Volano sia la domanda di affitto sia quella di vendita in Piemonte negli ultimi 12 mesi, con la prima che sale del 19,9% e la seconda del 24,7%. In entrambi i casi sono aumentati anche i prezzi, su dell’11% nelle locazioni e del 6,3% nelle compravendite. Verbania supera Torino nel costo del mattone.
I DATI MEDI IN REGIONE
Secondo i dati tratti dall’osservatorio annuale piemontese elaborato da Immobiliare.it Insights, proptech company del gruppo di Immobiliare.it, comprare casa in regione richiede oggi un esborso di 1.563 euro al metro quadro medi, mentre per affittare servono ancora meno di 10 euro al metro quadro medi, precisamente 9,5 euro. Guardando invece all’offerta, su base annua si nota un decumulo di stock sia nel settore della vendita (-4,6%) sia in quello delle locazioni (-8,7%), processo favorito soprattutto dal forte interesse mostrato in entrambi i mercati.
VERBANIA STACCA TORINO
Se Torino è la città più cara per affittare in regione (11,8 euro al metro quadro medi), resta al secondo posto quando si parla di acquistare, avendo superato proprio nel corso del 2024 i 2.000 euro al metro quadro di media e attestandosi sui 2.013 euro al metro quadro. Il capoluogo rimane però ancora di gran lunga più indietro rispetto al comune di Verbania, dove sono stati superati i 2.450 euro al metro quadro medi, grazie a un aumento su base annua attorno al 9%.
Torino rispecchia quasi in toto l’andamento regionale, con la domanda di immobili che cresce tanto per le locazioni (+6,8%) quanto, soprattutto, per le compravendite (+32,6%). Anche i prezzi sono in rialzo in entrambi i settori, +9,3% per gli affitti e +5,7% per le case in vendita. L’unico discostamento del capoluogo rispetto alla tendenza di regione ha a che fare con lo stock in affitto, che nella città della Mole segna un +9,3%. Gli immobili in vendita escono invece bene dal mercato, con un -4,3% rispetto alla fine del 2023.
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