MALPENSA
Cargo city ora si allarga
Traffico merci in costante e netto aumento per effetto dell’e-commerce, Sea studia la creazione di nuovi magazzini di “secondo linea”

Cresce a livelli esponenziali il traffico merci a Malpensa. Ed è un trend che secondo le proiezioni contenute nella nuova bozza del Masterplan non avrà soste: oggi dallo scalo varesino transitano 490mila tonnellate di merci all’anno, che diventeranno 660 nel 2020, 820 nel 2025 fino a raggiungere il milione nel 2030.
Serve dunque adeguarsi, e per tempo, con strutture idonee a sostenere una crescita mondiale in linea soprattutto con l’esplosione dell’e-commerce, il nuovo fenomeno globale. Per questo motivo, nell’ambito del programma di potenziamento e sviluppo delle infrastrutture, Sea lancia la possibilità di affiancare alle strutture di prima linea – ovvero i capannoni a ridosso delle piste - una tipologia complementare di magazzini del tutto nuova in Italia che renderà la Cargo city di Lonate Pozzolo in linea coi maggiori aeroporti europei.
«E’ un progetto che risponde a un’esigenza sempre più sentita dalle imprese di spedizioni internazionali e dalle grandi aziende del mondo e-commerce che utilizzano il trasporto delle merci per via aerea», spiega il gestore aeroportuale. Questi soggetti potranno realizzare, all’interno del sedime aeroportuale e nelle immediate vicinanze della Cargo City, ampie superfici di magazzini di seconda linea, ovvero senza l’accesso diretto al piazzale aeromobili, da utilizzare come basi per la gestione delle spedizioni in arrivo e in partenza per via aerea. Grazie a queste caratteristiche e alla possibilità di raggiungere i magazzini degli handler merci aeroportuali attraverso la viabilità interna al piazzale aeroportuale. Le nuove strutture secondo gli esperti di Sea potranno dunque creare le condizioni per rendere più efficiente, sicura ed economica la filiera logistica che utilizza l’aeroporto, consentendo agli utilizzatori di disporre di nuove opportunità per una gestione maggiormente competitiva dei carichi in arrivo e in partenza nello scalo.
Al momento il progetto è alla fase esplorativa, avviata con la richiesta di manifestazione di interesse. E’ bene sottolineare che non comporterà una espansione del sedime aeroportuale, perché le aree in oggetto rientrano già nella piena disponibilità di Sea, «sono prive di interferenze con l’attività avionica presente e futura e necessitano esclusivamente di lavori di urbanizzazione per essere predisposte per la costruzione degli edifici».
Si tratterebbe insomma dell’ennesima espansione del mondo cargo a Malpensa degli ultimi anni, pur rimanendo all’interno delle reti dell’aeroporto.
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