LADRI SCATENATI
Ondata di furti: «Ora dormiamo in negozio»
Da mesi i colpi si susseguono. Commercianti esasperati

È un periodo decisamente nero, sul fronte dei furti, nei negozi di via Pio XI a Pertusella: da mesi vengono presi di mira da sbandati in cerca soprattutto di soldi. Balordi che dormono all’addiaccio, tossicodipendenti o forse ladruncoli senza arte né parte. Fatto sta che i danni sono ingenti: alle porte sfondate o divelte, per i locali messi a soqquadro o i beni razziati. C’è chi ha dormito di notte nel suo negozio e chi ha organizzato qualche ronda notturna. Di qui l’appello al sindaco Marco Giudici «affinché faccia fare più controlli ai vigili, metta telecamere e ordini di abbassare la siepe che mette i ladri al riparo dal parcheggio e dalla piazza».
EFFRAZIONI IN SERIE
Ha dell’incredibile la serie di furti e tentati furti commessi dai soliti ignoti dallo scorso anno, accentuatisi negli ultimi mesi. Umberto Gobbi, che ha un negozio di vini e liquori, racconta: «La prima volta è successo all’inizio di luglio dell’anno scorso. Dopo circa cinque mesi i tentativi d’introdursi si sono verificati quasi con frequenza giornaliera. L’ultima volta mi hanno rubato undici cartoni di vino (con 66 bottiglie) e sette latte d’olio». «Nel mio bar sono entrati tre volte» si sfoga Egidio Di Modica: «Hanno sempre preso il fondo cassa, di una cinquantina di euro, e sono scappati lasciando danni alla porta. Ero così esasperato che ho dormito dentro (si fa per dire) per qualche notte, ma non posso farlo sempre». Anche l’estetista Marta Ferraro riferisce che le hanno portato via dei soldi, «in un’occasione pure un macchinario che serviva per il nostro lavoro. Un’altra volta hanno trovato una busta coi contanti che dovevamo versare in banca». Nelle varie effrazioni è stata divelta la porta d’ingresso o, addirittura, sono state fatte fuoriuscire le vetrate dai telai.
LA SIEPE COMPLICE
Tutti puntano l’indice contro la siepe condominiale che guarda sulla via Pio XI e la piazzetta: vorrebbero che fosse tagliata almeno della metà, in modo da rendere visibili i malviventi in azione davanti alle vetrine. «Di sera già qui è tutto buio e questa siepe li agevola ulteriormente», spiegano: «Sarebbe bene che il Comune ordinasse al condominio di tagliarla, in modo da rendere visibili le vetrine e chi c’è davanti. Potrebbe essere un buon deterrente». I commercianti si riferiscono alle persone che bazzicano la zona, dove si vedono individui poco raccomandabili, tossicodipendenti e anche qualcuno che sembra dormire all’aperto.
STATO DI GUERRA
«È come vivere in un costante stato di guerra, perché non sai mai che cosa può succedere, se troverai il tuo esercizio forzato al mattino», sbotta Umberto Gobbi: «Siamo obbligati a presidiare da soli la nostra proprietà, perdendo il sonno e la serenità. Per questo ho parlato con il sindaco chiedendogli di intervenire». In che modo? «Per esempio facendo svolgere controlli serali e notturni ai vigili, che vediamo solo fare multe, ma anche facendo installare telecamere in zona: siamo sicuri che, vedendole, i malintenzionati si scoraggerebbero». Gli esercenti raccontano di avere chiesto aiuto anche ai carabinieri, «ma ci hanno risposto che di notte c’è una pattuglia disponibile per tutti i Comuni della zona e, giustamente, non possono essere dappertutto». Insomma, in via Pio XI si sentono tutti impotenti e abbandonati, quotidianamente in balia di chi ha cattive intenzioni privandoli della loro sicurezza e della loro tranquillità.
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