MA NESSUNO SI MUOVE
Caronno Pertusella: piccioni morti, in chiesa non si respira
Un problema cronico sta assumendo contorni preoccupanti

Non si sono sopite le proteste per la morìa di piccioni nella chiesetta della Purificazione di Caronno Pertusella
Dopo le anziane, che più volte si sono appellate al Comune, il caso diventa politico: il segretario cittadino di Fratelli d’Italia, Andrea Alfonsi, chiede alla giunta Giudici di attivarsi per trovare una soluzione «Che i cittadini aspettano da troppo tempo».
Colombi morti
Quello dei colombi alla chiesa della Purificazione è un disagio che si trascina da anni. Il caso era scoppiato nel 2018, quando il manutentore della caldaia si era rifiutato di eseguire i lavori di sistemazione dell’impianto, tanto era il tanfo che si sentiva. Di qui il primo appello all’amministrazione, proprietaria della chiesetta, affinché intervenisse quanto prima. Si erano ipotizzati gli ultrasuoni, poi le reti, «ma ad oggi non è stato ancora fatto nulla», ha protestato Rina Colombo, che fa le pulizie nella chiesetta: «Continuo a trovare colombi morti e c’è una puzza indescrivibile». I piccioni nidificano sul campanile e restano in trappola precipitando; il risultato è che banchettano gli insetti.
L’appello
«Il problema non si risolve solo dando spiegazioni ai cittadini e alle forze politiche d’opposizione, ma cercando soluzioni concrete» afferma Andrea Alfonsi: «I volontari continuano a raccogliere il guano e i piccioni morti: una situazione insostenibile, che attende risposte da anni. Come forza politica chiediamo la pulizia periodica della chiesetta e dell’area circostante, ma soprattutto di posizionamento di reti che tengano alla larga i colombi».
Le reti
Proprio il discorso sulle reti è controverso, perché servirebbero i permessi della Soprintendenza: «Al riguardo non si sa nulla - afferma Alfonsi - Sono davvero necessari i permessi? Hanno inoltrato richiesta? Hanno ricevuto risposta? Se sì, c’è l’autorizzazione oppure no? Non possiamo stare in balia di questo silenzio. In ogni caso, se posizionare le reti non fosse possibile, bisognerebbe intervenire con la pulizia periodica, perché si tratta di un bene religioso della comunità, che non può essere abbandonato così». Ringraziamenti alla volontaria Rina Colombo per l’opera di pulizia fin qui svolta nell’atrio del campanile, «ma non è giusto affidarsi solo a lei. Auspichiamo che il sindaco Giudici intervenga quanto prima».
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