LA PROTESTA
«Non riaprite via Vivaldi»
La frazione Bariola in rivolta: teme l’aumento di traffico. Il sindaco: «Solo allarmismo»
Braccio di ferro fra il Comune e la frazione Bariola. Al centro della contesa la riapertura di via Vivaldi, strada al confine con Garbagnate Milanese ritenuta una valvola di sfogo per il traffico locale diretto sulla vecchia Varesina.
Dopo che il sindaco Marco Giudici aveva annunciato la decisione con tanto di trattative con il collega garbagnatese, si è scatenato il putiferio. Sui Social tutti a contestare la scelta, convinti che la riapertura porterà un aumento dei veicoli e dei pericoli per i residenti.
Ha espresso una certa preoccupazione anche il Comitato Pro-Bariola, il cui presidente Fulvio Zullo (nella scomoda posizione di essere fra l’altro consigliere di maggioranza) vorrebbe organizzare un’assemblea pubblica con la giunta.
Intanto si sono ritrovati in fase preliminare il comitato, il Gruppo Genitori di Bariola, Bariola Sicura e l’Associazione San Giuseppe Bariolese: ebbene, tutti si sono espressi contro la riapertura, valutando il da farsi nella prospettiva che l’amministrazione non faccia marcia indietro.
Va precisato che non c’è una lettera ufficiale né una petizione indirizzata al Comune, almeno per adesso, tuttavia il bailamme suscitato sulla pagina Facebook del Comitato Pro Bariola è tale che il primo cittadino ha diffuso una lettera aperta ai bariolesi. Il succo è che non farà marcia indietro, convinto che la riapertura di via Vivaldi porterà più benefici che svantaggi.
Giudici non esita a definire allarmistici i commenti, «con il chiaro intento politico di creare malcontento e avversione verso l’amministrazione in carica, utilizzando argomenti che nulla hanno a che vedere con l’apertura della strada». Spiega quindi che «la decisione non è stata presa su due piedi in modo superficiale, ma dopo un lungo approfondimento politico e tecnico, nell’intento di rivedere l’intero Piano del Traffico Urbano».
Il primo vantaggio è che «si aprirà una strada in uscita dall’abitato agevole e sicura su una direttrice importante: un’arteria con rotatoria che non è secondaria o alternativa alla riqualificazione dell’incrocio sulla Varesina».
Il riferimento è a chi sostiene che questa sarebbe una «trovata» per la mancata messa in sicurezza dell’incrocio fra via Verdi e il viale Cinque Giornate: «L’intervento su tale incrocio», puntualizza il sindaco, «prevede solo l’introduzione di alcuni accorgimenti di mitigazione, ma non risolve definitivamente il problema di avere un’uscita agevole della frazione».
In merito alle preoccupazioni per il traffico, Giudici annuncia che «la strada sarà chiusa ai mezzi pesanti. Realisticamente considero che il rischio di un incremento del traffico, da mitigare in caso di necessità, si corra solo in caso di code nelle ore di punta. Sono convinto che non ci sarebbero problemi per l’abitato, bensì l’effetto benefico di togliere il quartiere dall’isolamento creando le condizioni economiche perché le attività commerciali possano sopravvivere».
In conclusione, «non condivido le posizioni di avversità di alcuni cittadini e di chi ha la pretesa di parlare a nome di tutti i bariolesi». Non resta che attendere l’eventuale convocazione di un’assemblea pubblica.
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