LA SOLDIARIETÁ
Exodus sbarca a Villadosia
Domenica taglio del nastro alla comunità con don Antonio Mazzi

«Non dobbiamo perdere nessuna occasione per imparare a vivere».
Con questa frase di don Antonio Mazzi aprirà domenica 10 giugno (alle ore 16) la nuova comunità Exodus di Villadosia di Casale Litta.
Un’inaugurazione che era stata annunciata durante l’incontro di gennaio al teatro del Popolo di Gallarate, la seconda puntata del faccia a faccia tra il sacerdote e il leader di Forza Italia Nino Caianiello intitolata «Il diavolo e l’acquasanta».
In quel caso si parlava di sociale e di quanto può fare un ente locale in quest’epoca di crisi, durante la quale valgono più i tagli degli investimenti. Pochi, quindi, sono gli spazi di manovra dei Comuni. Bisogna reagire. Proprio quello che fa la fondazione del prete veronese tutti i giorni.
Da vent’anni è presente a Gallarate dove opera dalla sede di via Mameli. Ora lancia la sua attenzione verso Villadosia, avendo riqualificato e riorganizzato gli spazi allo scopo di dare un obiettivo a chi combatte per distruggere i fantasmi delle dipendenze: dall’alcol alla droghe sotto varie forme (cocaina, eroina e cannabinoidi) fino alla ludopatia. Una ventina gli ospiti della comunità.
La giornata di domenica è organizzata con la messa alle 16 e il taglio del nastro alla presenza delle autorità in località Cascina Castellazzo, via Stazione 37, a Villadosia di Casale Litta.
Ospite speciale sarà il principe Alfred Joseph Baldacchino, gran priore dell’Ordine bizantino del Santo Sepolcro, con il quale don Antonio Mazzi sta collaborando su alcune iniziative di solidarietà. Presente il sindaco Graziano Maffioli. Al termine della messa aperitivo per tutti.
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