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Villa Della Porta Bozzolo gioiello Fai: vetrina su Rai1
A Tg1 Mattina un servizio dedicato alla dimora cinquecentesca di Casalzuigno, uno dei patrimoni architettonici della Valcuvia

Villa della Porta Bozzolo protagonista a Tg1 Mattina. In vista delle Giornate Fai di Primavera, l’evento dedicato al patrimonio culturale del Belpaese che si terrà il 23 e 24 marzo, organizzato dal Fondo ambiente italiano, il rotocalco mattutino di Rai 1 ha dedicato oggi, giovedì 21 marzo, un servizio al gioiello cinquecentesco della Valcuvia che si trova a Casalzuigno, a pochi chilometri da Varese e dal lago Maggiore.
LA STORIA DELLA VILLA
Villa Della Porta Bozzolo nasce nel 1500 come dimora di campagna e nel 1700 viene trasformata da Giovan Angelo III Della Porta in una “villa di delizia” per amore della contessa milanese Isabella Giulini «che amava profondamente il parco, la natura e il verde», come spiega Simona Gasparini, responsabile Fai della villa, nel servizio curato da Elena Biggioggero. Le dimore di delizia, infatti, erano residenze edificate fuori dalle città dove i nobili si recavano in villeggiatura.
I Della Porta erano ricchi possidenti locali con umili origini e la residenza casazuignese è giunta fino ai giorni nostri con la sua anima agricola. La villa era circondata da vigneti perché «l’attività principale della famiglia era la produzione del vino», sottolinea Gasparini. Oggi si possono visitare i locali dedicati al lavoro come la filanda e la cantina con il torchio.
IL GIARDINO E GLI AMBIENTI INTERNI
Nel giardino esterno all’italiana, che si estende per nove ettari, si trovano la scalinata in pietra a terrazze, il viale alberato che conduce all’anfiteatro «dove anticamente si potevano tenere anche piccoli spettacoli e momenti di svago per la famiglia», spiega ancora la responsabile Fai.
Le stanze della dimora estiva sono decorate con affreschi risalenti al Settecento in stile barocchetto. La visita prosegue attraverso la sala da ballo, l’alcova e le due cucine, quella storica cinquecentesca e quella del 1700 sotto la quale scorre un torrente che consentiva l’approvvigionamento d’acqua. Completano gli ambienti interni la galleria, le camere da letto riccamente arredate, la biblioteca e lo studio.
La villa è stata salvata nell’Ottocento da Camillo Bozzolo i cui eredi l’hanno donata al Fai nel 1989. Oggi è inserita nel lungo elenco di patrimoni del Fondo ambiente italiano ed è visitabile da febbraio a dicembre.
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