BOSCO
Frana al Ponte del diavolo
Scoperta degli escursionisti: via al sopralluogo, già allertati Regione e Parco

Nuova frana al Ponte del diavolo, la località in mezzo ai boschi fra Morosolo di Casciago e Barasso. Lo chiamano così ma non si tratta di una costruzione vera e propria, bensì di una grotta naturale di 18 metri scavata dal fiume Tinella in un angolo riparato, in parte inaccessibile, distante dalle strade e raggiungibile a piedi, con scarpe buone, soprattutto d’estate.
Ma con le temperature primaverili di questi giorni, prima del ritorno della Lombardia in zona arancione, qualche abitante del posto nei weekend si è già avventurato nella zona verde in cerca di quella vista unica in mezzo a rocce e alberi. E proprio queste comitive si sono accorte dello smottamento perché la vista non assomigliava del tutto a quella della scorsa estate: una massa di rocce e detriti, forse di materiale carsico, si è staccata dalla parte alta, cadendo nel letto del fiume e ostruendone in parte il corso verso il lago di Varese. L’accaduto è stato subito riferito alle due amministrazioni comunali che si sono mosse per far partire il ripristino sul sentiero.
«La Protezione civile è già andata sul posto per un primo sopralluogo - spiega il sindaco di Casciago Mirko Reto -. Bisogna dunque fare un monitoraggio preciso per capire come intervenire. Abbiamo avvertito anche la Regione Lombardia e il Parco Campo dei Fiori. Quella zona è molto amata e frequentata nella bella stagione, qualcuno fa anche il bagno nel Tinella nelle vasche ampie che si formano, più in basso rispetto al punto del distacco. È stata appena realizzata una mappatura dei sentieri del Parco: uno parte da Morosolo e arriva qui, stiamo lavorando per migliorare questi percorsi e renderli ben collegati fra di loro».
Reto si è subito sentito anche con il collega di Barasso, Antonio Braida: «Siamo proprio al confine fra i nostri paesi - spiega quest’ultimo -. Dopo l’uscita della Prociv avremo le idee chiare. Il Tinella qui confluisce con un torrentello più piccolo, il Molina, diretti verso il lago».
Non si sa a quando risalga il fatto, anche perché appunto qui non si arriva direttamente in auto, né vi si capita a caso: bisogna proprio dirigersi verso l’area, a circa un chilometro dalla località Benedetto e a 250 metri dalla strada comunale di Oltrona che porta verso Morosolo, Barasso e Comerio. Un punto che è crocevia fra diversi paesi. Per la gente del posto, questo è “Ul punt dul diavul“, ammantato anche di un certo fascino “da brivido” per la sua inaccessibilità che lo tiene al riparo da occhi indiscreti. Spesso nelle tradizioni popolari si attribuisce un luogo al demonio proprio quando è scosceso, lontano, buio. E franoso.
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