LA DECISIONE
Caso Uva: sanzioni per Abate e Arduini
Il Csm punisce i due pm: «Scarsa correttezza nelle procedure non nelle decisioni»

La sezione disciplinare del Csm ha sanzionato i due pm titolari del fascicoli sulla morte di Giuseppe Uva, il 14 giugno del 2008. Il tribunale delle toghe ha emesso la sanzione della censura, la meno grave, per Sara Arduini tutt’ora pm presso la stessa Procura di Varese, mentre per Agostino Abate la sanzione è la perdita di anzianità di due mesi e il trasferimento con la funzione di giudice a Como, dove era già stato trasferito lo scorso novembre. La decisione è stata presa dopo circa 3 ore di camera di consiglio.
Arduini e Abate erano entrambi accusati di aver violato “i doveri di diligenza, laboriosità e correttezza, omettendo o ritardando il componenti di atti. E in particolare di aver trascurato la denuncia di Alberto Bigioggero, l’uomo portato assieme ad Uva in caserma, che aveva parlato di lesioni e percosse, e - dopo l’assoluzione dei sanitari e la trasmissione degli atti da parte del tribunale - di aver ritardato per alcuni mesi l’iscrizione nel registro degli indagati di sette appartenenti alle forze dell’ordine.
Secondo il sostituto pg della Cassazione Giulio Romano è stata «una notizia di reato compiuta, ma finita in un limbo».
Nella requisitoria, tenuta nell’udienza di lunedì 6 giugno, il pg ha sottolineato che «non si tratta di valutare l’ambito decisionale del pm ma la correttezza delle procedure, che ad avviso dell’ufficio non c’è stata», con la conseguenza che “le forze dell’ordine sono state esposte ad una accusa dalla quale non si potevano difendere compiutamente, mentre altri hanno sospettato che questi ritardi, questa renitenza, nascondessero chissà che cosa.
Il 15 aprile la Corte d’Assise di Varese ha assolto carabinieri e poliziotti dall’accusa di omicidio preterintenzionale.
Ampio servizio sulla Prealpina di mercoledì 8 giugno.
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