TRIBUNALE
Casorezzo, direttore condannato
Ex candidato sindaco aveva querelato i giornalisti

Assolte due giornaliste che nel 2014 scrivevano per Libera Stampa l’Altomilanese, condannato anche in appello il direttore Ersilio Mattioni. Al centro della causa le elezioni comunali di Casorezzo, quando candidato sindaco per la Lega era l’avvocato Mario Lugli.
Alla vigilia del voto, la testata titolò un pezzo delle collaboratrici tirando in ballo questioni di ‘ndrangheta. Lugli denunciò: le giornaliste difese dall’avvocato Salvatore Verdoliva furono assolte perché il loro articolo non era offensivo. Mattioni prese 5mila euro di pena per omesso controllo.
Lugli fece ricorso. Il titolo che tanto fece infuriare Lugli (che perse la sfida politica ma per motivi indipendenti dalla presunta diffamazione) uscì il giorno prima del silenzio elettorale e accostava la criminalità organizzata all’attività professionale del candidato sindaco. Il pezzo però era molto chiaro e raccontava semplicemente la disavventura aziendale di un colosso edile che era stato estromesso dalla white list degli appalti.
La società nominò Lugli amministratore delegato, lui allontanò uno dei soci che avrebbe avuto conoscenze in una cosca calabrese e riportò l’attività fuori dalla black list (tra l’altro la vicenda giudiziaria dell’azienda si è conclusa con l’assoluzione). Era insomma la narrazione di un fatto notorio senza allusioni a connivenze. Ma Lugli portò a processo sia le free lance che il direttore di Libera Stampa L’Altomilanese.
Il giudice di Biella (competente per territorio di stampa) accolse la tesi dell’avvocato Verdoliva, che spiegò un principio fondamentale: i titoli, almeno sulla carta stampata, sono opera dei redattori e non dei collaboratori. E la vigilanza spetta al direttore.
Mattioni - assistito dal professor Giulio Vigevani, avvocato costituzionalista - non è riuscito a sfuggire alle sue responsabilità di controllore. Dovrà infatti rifondere il 50% delle spese legali sostenute da Lugli, il quale invece dovrà sobbarcarsi le spese legali delle giornaliste.
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