ALLARME FURTI
Cassaforte lanciata dalla finestra
I ladri l’hanno smurata e portata via. Decine di colpi a Busto Arsizio

Una potente Audi di colore chiaro, usata per spostarsi e per scappare velocemente, anche nell’eventualità di un inseguimento. A bordo quattro uomini, che hanno ben in mente le abitazioni da svaligiare e che possiedono un’agilità tale da arrampicarsi sui cornicioni dei palazzi, fino a raggiungere il secondo e anche il terzo piano.
Il copione dei loro colpi è sempre identico: si coprono il viso, scalano gli edifici con torce, strumenti da scasso e metal detector, quindi s’infilano nelle case dei bustesi, meglio se prive di allarme e in quel momento con i proprietari assenti.
Festività rovinate
Nel periodo fra Natale e Capodanno, varie zone sono state razziate e terrorizzate da questa banda (anche se potrebbe essere più d’una) composte da specialisti nei furti in appartamento. Il momento - fra buio pesto e famiglie in vacanza - è favorevole. Tant’è che i casi emersi in queste ore sono esplosi. Nella sola serata di sabato, 28 dicembre, è accaduto almeno tre volte. Ma i casi sono stati con ogni probabilità molti di più.
L’obiettivo cassaforte
Impressionate l’azione messa a segno al rione Frati, in una traversa di corso 20 Settembre. Sfruttando gli appigli che il condominio preso di mira offre sulla sua facciata, i quattro banditi si sono arrampicati fino a un balcone posto al secondo piano, hanno forzato una porta finestra, hanno adagiato un mobile contro la porta d’ingresso per darsi eventualmente tempo per fuggire e poi hanno setacciato muri e armadi con il metal detector.
Trovata la cassetta di sicurezza, l’hanno letteralmente smurata a colpi di piccone e poi l’hanno lanciata sul prato sottostante, per recuperarla una volta scesi a terra. E se ne sono così andati con un bottino ingente fatto soprattutto di preziosi.
Nel 2016 un assalto analogo era fallito, sempre a Busto Arsizio, e i ladri erano finiti in manette.
Il doppio tentativo
Tutto questo è avvenuto attorno alle 20, ma un’oretta prima qualcosa di simile era accaduto in viale Virgilio, nel rione Sant’Edoardo, con modus operandi e nesso temporale che fanno pensare al fatto che si tratti degli stessi malviventi.
In quel caso i ladri avevano puntato una palazzina, erano entrati in un alloggio al primo piano ma, a quanto pare, non hanno trovato all’interno granché da rubare. Così sono saliti al balcone superiore, trovando un’altra casa in quel momento senza proprietari ma con un allarme ben funzionante che ha cominciato a suonare, trasmettendo altresì il segnale d’avviso a una centrale operativa di vigilanza.
Nonostante il frastuono, non si sono subito dati per vinti, ma hanno provato a forzare i serramenti. Questi, però, hanno resistito ai colpi e la banda ha preferito scappare, prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
Il dicembre nero
Insomma, quanto basta per far piombare una città nella paura più totale. Anche perché lo scorso dicembre è stato un mese terribile su questo fronte.
Decine i colpi tentati e spesso riusciti. In particolare è stato il quartiere di Borsano il più bersagliato, al punto che i residenti hanno convocato un’assemblea pubblica per valutare eventuali contromisure. Soluzioni però difficilissime da trovare di fronte a specialisti del furto che stanno tenendo sotto scacco l’intera Busto.
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