LA POLEMICA
Cassano, la rivolta di San Giulio
I commercianti difendono i parcheggi

«Si rischia il bagno di sangue». Questo teme una parte dei commercianti di piazza San Giulio di fronte all’ipotesi abbozzata dal Comune di rivedere la viabilità all’ombra del campanile.
Stop all’immissione in via San Giulio per chi viene da via Buttafava: questa la soluzione per mettere ordine nel centro storico identificata dall’amministrazione, che entro fine anno intende avviare il cantiere per eliminare la pavimentazione attuale e creare un’isola salva-pedoni davanti ai negozi vicini al sagrato. Ma dal bar alla tabaccheria, passando per il giornalaio, i negozianti hanno paura che questo porti via loro una bella fetta di clienti.
«Lavoriamo con chi viene da Bolladello e si ferma per il giornale», è la posizione dell’edicolante. Eppure a San Giulio c’è anche chi benedice la scelta, come il ristorante all’imbocco della strada omonima della piazza: «Scelta giusta, oggi le auto vengono sparate. Oltre al cassetto bisogna pensare alla sicurezza delle persone», le parole di Paolo Lualdi dalla pizzeria che si trova appena imboccata la via. Mentre il tabaccaio invoca quantomeno l’inversione del senso di marcia previsto: «Potrebbe fare la differenza».
LA PROPOSTA DELLA GIUNTA
L’intenzione della giunta Ottaviani di introdurre il senso unico dalla piazza verso via Buttafava, e non viceversa, è emersa nei giorni scorsi. Una prospettiva non per l’immediato, ma per il momento in cui saranno stati fatti i lavori per sistemare la pavimentazione. Da una parte l’amministrazione vuole tentare di portare in centro traffico di qualità, anziché il passaggio di chi cerca soltanto un’alternativa a via 4 Novembre, dall’altra deve dare respiro alla casa di comunità appena inaugurata nel Sant’Andrea. Infine, per la giunta Ottaviani bisogna togliere certi posteggi poco rispettosi che talvolta si vedono in zona.
Ma chi in piazza vende sigarette o giornali teme che l’operazione sottragga i clienti che oggi scelgono San Giulio proprio perché si trova sulla strada verso il lavoro.
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