DEGRADO
Imbrattatori e rifiuti nel futuro parco
Scarti edili qua e là, scritte con la vernice: ma la zona tra il cimitero e il Rile è destinata a rinascere

Cumuli di scarti edili qua e là: piastrelle, cemento, intonaco. C’è persino una montagna di binarietti di plastica rossa che sembrano i pezzi di chissà quale pista componibile.
Sono almeno cinque nel raggio di poche decine di metri i cumuli di materiale che giacciono nella striscia di terra che separa il cimitero dal letto del torrente Rile, zona da anni al centro di scarichi abusivi.
E ad aggiungere degrado ci sono le scritte con la vernice ritornate a imbrattare il muro posteriore del camposanto dopo i ripetuti interventi di pulizia disposti nel corso degli anni.
Eppure in questi giorni nei terreni di via Pacinotti ci sono anche gli operai del Comune: stanno smantellando le recinzioni, estirpando le siepi e avviando un’operazione di pulizia che richiederà tempo. Sono lì perché il prossimo anno quella zona dimenticata della città inizierà a trasformarsi nel parco con piste ciclopedonali, attrezzi per la ginnastica all’aperto e casette per gli insetti di cui si parla da anni. Un’area che sarà realizzata con i soldi che Pedemontana ha destinato alle compensanzioni di tipo ambientale.
Pazienza resta la parola d’ordine. Per ora è pronto il progetto definitivo di quello che un tempo veniva chiamato bosco di città e oggi ha cambiato forma per diventare un vero e proprio parco con tutto quello che serve per favorirne la frequentazione. Ovvero sentieri riservati alle bici e ai pedoni, fontanelle, un piccolo stagno.
E soprattutto piante. «Il progetto conta la messa a dimora di circa 2mila tra alberi e arbusti. Saranno essenze del nostro territorio: ligustri, biancospini, carpini, ciliegi, anche il rosmarino», spiega Massimo Zaupa, consigliere comunale di maggioranza che sta seguendo la pianificazione insieme all’assessore all’Urbanistica e Lavori pubblici Osvaldo Coghi. E’ previsto pure un ponticello per collegarsi a via Bramante. In tutto si tratta di un intervento da circa 700mila euro.
Ma prima che si possano cominciare gli interventi veri e propri occorre aspettare che Pedemontana dia il suo ok al progetto. Sarà l’ente infatti a dover pagare le spese, rimborsando i soldi che verranno anticipati dal Comune, in virtù degli accordi presi in fase di pianificazione dell’autostrada per bilanciare l’impatto sul territorio cassanese.
«Speriamo di piantumare il prossimo autunno – osserva Zaupa – Prima saranno fatti gli altri interventi e, in ogni caso, ci sarebbe il rischio che molte piante muoiano: meglio aspettare la stagione migliore». E poi chissà che la creazione del parco allontani gli imbrattatori.
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