INFILTRAZIONI
A Cassano piove in chiesa
Urge il rifacimento del tetto di Santa Maria, servono 200mila euro

Che prima o poi ci sarebbe stato bisogno di intervenire, lo si sapeva. La grandine che ha martoriato i tetti l’estate scorsa, però, ha reso i lavori urgenti e non rimandabili: durante i temporali violenti, ora, filtra l’acqua in chiesa a Santa Maria, a Cassano Magnago. I tecnici stanno quantificando in queste settimane i danni alla copertura della parrocchiale e problemi analoghi sono emersi anche per la parte più vecchia dell’oratorio di San Pietro e per la palazzina di San Giulio che ospita la cucina dell’oratorio.
PREVENTIVI E COSTI
Per far fronte ai lavori, servono almeno 200mila euro.
«Aspettiamo i preventivi», spiega il parroco, don Andrea Ferrarotti, il quale domenica scorsa ha già informato i parrocchiani che saranno indirizzate verso queste opere le offerte che saranno raccolte durante il periodo natalizio. Mentre domenica prossima sarà svelato lo stendardo del Trionfo di San Giulio e del Trionfo dell’Eucarestia che è stato restaurato nei mesi scorsi grazie al lascito testamentario di un parrocchiano che ha vincolato la sua donazione al recupero dell’opera. A novembre tornerà a Santa Maria inoltre la tela del Buon Samaritano per cui una famiglia ha messo a disposizione le risorse economiche. «Per le due opere abbiamo partecipato a un bando della Fondazione Comunitaria del Varesotto per coprire la parte di spesa che superava le donazioni», spiega don Andrea. «Abbiamo già ottenuto un altro finanziamento per altre tre opere e cerchiamo famiglie sensibili che vogliano aiutarci».
L’URGENZA
L’urgenza, in questo momento, è tuttavia per il tetto di Santa Maria. La parrocchia aveva già in previsione di metterci mano, in futuro, per intervenire là dove trent’anni fa venne compiuto un primo lavoro di sistemazione. La grandine però ha reso indispensabile fare in fretta. «Durante il restauro di un affresco ci siamo accorti di infiltrazioni eccessive», spiega il sacerdote. «Il tetto va almeno messo in sicurezza entro l’inverno». I costi sinora stimati superano i 100mila euro, ai quali si dovranno aggiungere le spese per il ponteggio. Entro la primavera inoltre sarà necessario avviare i lavori anche a San Pietro e a San Giulio, dove la situazione generata dalle grandinate è meno grave, ma comunque non procrastinabile. Questo aggiunge spese al conto finale. Da qui la corsa della commissione parrocchiale, resa più complessa dal fatto che i danni generati dal meteo estivo ha fatto diventare ponteggi e tegole merce rara e costosa. «Non ci aspettavamo questa situazione: dovremo ricorrere ad un finanziamento», ammette don Ferrarotti.
LO STENDARDO RECUPERATO
Si deve invece alla generosità di un benefattore il recupero dello stendardo di San Giulio che ritrae il patrono. L’opera restaurata è già stata riportata in sede. Sarà scoperta e mostrata ai fedeli domenica in occasione della festa per la Madonna del Rosario.
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