IL CASO
Falso profilo del sindaco sui social
Pignatiello ancora nel mirino: sporge denuncia contro ignoti
Un falso profilo dietro cui nascondersi e propagandare il peggio che circola sul web. Uno dei tanti giochetti cari ai cosiddetti “leoni da tastiera” si è di recente procurato una denuncia per appropriazione indebita di identità.
A sporgerla è stato il sindaco Giuseppe Pignatiello, avvertito del fatto che girassero strani messaggi a suo nome: non solo nome e cognome, ma anche una sua fotografia con mascherina chirurgica e lo stemma comunale sono stati utilizzati «per diffondere schifose e false immagini».
Lo riferisce lo stesso sindaco, quello vero, che trascurando di scendere troppo nei dettagli, già abbastanza inqualificabili di loro, ha aggiunto: «Chi in un momento tanto drammatico ha pensato di poter fare una cosa del genere senza subirne le conseguenze è un grandissimo ignorante, oltre che una persona abominevole e vomitevole. Infatti ho subito provveduto ad inoltrare alle autorità competenti la mia formale denuncia. E che si vergognasse, se mai ci riesce, perché già io mi vergogno per lui e per quello che a mio nome ha fatto».
Il falso profilo è presto scomparso dal social senza lasciare traccia, ma l’autore della pensata dovrà ora vedersela con la giustizia ordinaria, non appena la polizia postale sarà riuscita a risalire alla sua reale identità.
In quanto al sindaco, sempre molto attivo sui social con la sua pagina istituzionale che usa per quotidiani aggiornamenti video sull’emergenza sanitaria, l’episodio non fa che aggiungersi a una lista incredibilmente lunga di minacce e prepotenze che lo prendono di mira da quando iniziò il suo primo mandato, ormai sei anni fa.
Le prime in assoluto si verificarono quando si oppose agli attivisti di CasaPound che trovarono il modo di riunirsi in congresso nazionale alla tecnostruttura di Castano, concessa loro solo grazie a una sorta di inganno.
In seguito, contro di lui furono appesi striscioni fuori dal municipio e c’è chi si è spinto addirittura a minacciarne la sfera privata, con ortaggi lanciati nel giardino di casa culminati con una sorta di detonatore che per fortuna non provocò l’incendio come probabilmente era nelle intenzioni di chi l’ha lanciata.
Da ultimo, da registrare che il sindaco lo scorso settembre, si trovò le gomme dell’auto tagliate e a distanza due mesi, a novembre, altri insulti sul web a causa della sua netta presa di posizione a sfavore dell’idea che si potessero insediare ripetitori per la tecnologia 5G, almeno finché non saranno fugati i dubbi sulle conseguenze che le nuove antenne potrebbero avere sulla salute.
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