LA MACABRA SCOPERTA
Cadavere carbonizzato nell’ex Cantoni
Forse il corpo è quello di un senzatetto
Da giorni non rispondeva al telefono e nessuno lo vedeva in giro: sapendo che andava a ripararsi e nascondersi nell’area abbandonata ex Cantoni, ieri, mercoledì 21 aprile, in serata gli amici hanno chiamato i carabinieri di Castellanza chiedendo che andassero a cercare l’amico senzatetto perché temevano che gli fosse accaduto qualcosa di grave. Ma mai avrebbero pensato che il clochard potesse morire carbonizzato: questo lo stato in cui è stato trovato l’uomo in uno dei capanni degradati nell’immensa area di via Piave dove scorre il fiume Olona.
Al momento resta il riserbo sull’identità dell’uomo, italiano e senza fissa dimora. Ieri sera hanno lavorato per ore i carabinieri della stazione di Castellanza agli ordini del maresciallo maggiore Pietro Lisbona e coordinati dal capitano della compagnia di Busto Arsizio Annamaria Putortì. Al loro fianco era presente una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Legnano che sono arrivati con un’autopompa. Gli operatori hanno acceso i fari e dal ponte sull’Olona li hanno puntati in direzione dell’area abbandonata: si sono addentrati attraversando un lungo sentiero impervio, ma a quanto pare battuto dai disperati in cerca di rifugio. Militari e vigili del fuoco hanno constatato la morte dell’uomo che probabilmente si era addormentato lasciando un fornelletto acceso. Oppure, gli è stato fatale un collegamento elettrico abusivo. La dinamica è tutta da ricostruire e accertare: sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte dell’uomo. Questa mattina proseguiranno le operazioni di recupero della salma dopo il sopralluogo del medico legale.
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