LA TRUFFA
Spende 3mila euro in oro. Ma con assegni scoperti
Ventenne denunciato da un noto gioielliere di Castellanza: si va verso il processo

Ci vuole sfacciataggine per raggirare la gente a volto scoperto. Il ventenne per il quale il pubblico ministero Nadia Calcaterra si appresta a chiedere il rinvio a giudizio con l’accusa di truffa ne ha avuta da vendere.
Il ragazzo ha preso di mira la gioielleria Veneruz e in due giorni consecutivi, a ottobre del 2022, si è appropriato di una collana con una croce in oro del valore di 995 euro e di un bracciale in oro bianco da 1700 euro. Certo, ha finto di pagare entrambi i preziosi, anche perché né la commessa né il titolare l’avrebbero fatto uscire dal negozio senza saldare. Il ventenne - che nel 2022 era da poco maggiorenne - ha firmato due assegni con grande serenità, tanto erano scoperti. E quando gli orefici e la banca si sono accorti era ormai troppo tardi per recuperare i gioielli. Il ragazzo tra l’altro aveva pure fornito la carta di identità, quindi non è stato difficile risalire ai suoi acquisti. E soprattutto, nel negozio ci sono le telecamere. In un mondo in cui la videosorveglianza manca solo nelle toilette pubbliche, come avrebbe potuto pensare che non ci fosse da Veneruz? La commessa che l’aveva servito entrambe le volte lo ha riconosciuto senza tentennamenti e i carabinieri hanno proceduto con la denuncia.
Ma il castellanzese non si è scomposto eccessivamente: gli oggetti erano stati subito rivenduti (o comunque non sono stati trovati tra le sue cose) e i soldi spesi. Il ventenne dovrà affrontare un processo e ha altri precedenti dunque ha già fatto i calcoli del rischio: prima o poi andrà in carcere (forse) ma nel frattempo si mantiene senza lavorare. Il pubblico ministero Calcaterra ha chiuso le indagini e il giovane - assistito dall’avvocato Alfonso Ceron - è stato interrogato ma ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere.
© Riproduzione Riservata