RITORNO DA SYDNEY
«Esperienza indimenticabile»
La giovane squadra castellanzese senza medaglie nei mondiali australiani di robotica

«Per tutti noi sarà impossibile dimenticare le emozioni di questo viaggio, di questa sfida».
Sono rientrati dalla trasferta australiana gli allievi che hanno partecipato al Campionato RoboCup Mondiale di Sydney, nel quale la squadra di robotica - composta da cinque studenti di terza media, un giovane universitario ( Federico Foà, Antonio Fiamingo, Ludovica Forloni, Ludovica Galuppi, Ayush Kumar e Giulia Spanò) e dalla professoressa Emanuela Da Ronch - ha dovuto competere con altri team provenienti da tutto il mondo. Il risultato? Con il loro progetto non sono saliti sul podio, come invece speravano tutti, «Ma è stata sicuramente un’esperienza importante, sotto tanti e diversi profili - rimarca la professoressa Da Ronch - L’orgoglio di rappresentare l’Italia, competere in un Paese così lontano, trovarsi a contatto con tante altre squadre e realtà provenienti da tutto il mondo, visitare una città affascinante come Sydney… Ogni giorno è stato vissuto intensamente e ci ha riservato grandi emozioni, sia sul campo di gara che nei momenti di relax in giro per la città».
Il sogno australiano ha avuto inizio dopo la partecipazione a “Futura Varese”, gara nella quale la scuola media Da Vinci ha conquistato il titolo italiano costruendo i robot CesTino e CesTina per lanciare il messaggio dell’importanza del riciclo della carta.
In vista della partecipazione ai mondiali di robotica, erano due le cose da fare: lavorare al miglioramento del progetto e reperire i fondi necessari. Ai due robot si sono aggiunti altri due cestoni-robot: “Plastic” e “Can”.
«Abbiamo voluto portare, in questo modo, anche il messaggio del riciclo della differenziata di plastica e lattine - spiegano gli allievi - sottolineando l’importanza che tutti dobbiamo dare alla gestione dei rifiuti, come i cittadini di Castellanza sanno fare bene».
È stata poi avviata la ricerca dei fondi, restando colpiti dalla generosità di quanti sono stati interpellati o si sono interessati al progetto. A partire da Gerry Scotti, ambasciatore della Ricerca per Regione Lombardia, dall’Unione degli Industriali della Provincia di Varese e dal Comune di Castellanza, cui si sono uniti privati, aziende e associazioni che hanno voluto contribuire alla copertura dei costi del viaggio e della permanenza a Sydney della squadra.
È grazie a tutti loro che il gruppo, cui si è aggiunta un’altra insegnante, Antonella Maruelli, ha potuto partecipare alla manifestazione internazionale. Molte le tipologie di gara: alla sezione dei castellanzesi, “OnStage junior”, erano venti le squadre iscritte. Cinque i giorni di competizioni, compreso quello dedicato ai SuperTeam, formazioni composte da tre team di nazioni diverse. «Giorni intensi di prove e di revisioni sui desk destinati alle squadre, al Centro Congressi di Sydney e poi ancora a casa - racconta l’insegnante - Poi la dimostrazione tecnica, l’intervista e infine la performance: due minuti di rappresentazione costati ore di lavoro. Tanto impegno, tanti bei momenti da ricordare, tante abilità e competenze messe in gioco e che speriamo possano essere di sprone per affrontare nuove sfide».
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