IL RITO
In duemila con Delpini
Castellanza, grande partecipazione alla Via Crucis della diocesi alla presenza dell’arcivescovo

Oltre duemila persone in strada al seguito dell’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini: grande partecipazione popolare alla Via Crucis organizzata per l’intera zona pastorale IV della Diocesi, che ha coinvolto fedeli di Busto Arsizio e Valle Olona, ma anche provenienti da Legnanese, Castanese, Magentino, Rhodense, Saronnese, dal decanato Villoresi e da quello di Bollate, oltre ovviamente ai castellanzesi ospitanti.
«È stato un momento forte e molto significativo non solo per la nostra comunità, ma per tutta la zona» commenta don Gianni Giudici, il parroco della comunità pastorale castellanzese dei Santi Giulio e Bernardo: «Siamo stati felici e molto onorati di ospitare l’arcivescovo, che ha voluto pregare insieme a noi. Occasioni comunitarie di questo tipo ci sono tanto mancate nei difficili anni della pandemia e ora questa bella Via Crucis ha segnato il definitivo ritorno alla normalità. Siamo stati letteralmente Chiesa in cammino, attraversando l’intera città».
La processione ha infatti preso il via dalla piazza di fronte alla chiesa di San Bernardo per raggiungere in circa due ore il sagrato della chiesa di San Giulio, dove è stata recitata la preghiera conclusiva.
«Il fatto che la nostra città sia stata scelta per un evento così importante, tra l’altro organizzato in un periodo significativo come quello della Quaresima, non può che farci sentire orgogliosi» dice invece il sindaco di Castellanza, Mirella Cerini, che ha partecipato alla processione: «Proprio per questo voglio esprimere il mio più sentito ringraziamento alle tante persone che hanno dato il loro contributo al buon funzionamento dell’imponente macchina organizzativa. Abbiamo tutti lavorato a questa serata per settimane».
Comunità pastorale e amministrazione comunale hanno peraltro operato di concerto, potendo contare anche sulla collaborazione di altre importanti realtà attive sul territorio: «Penso per esempio all’Humanitas Mater Domini e alla Liuc, che hanno messo a disposizione i loro parcheggi per i fedeli e per i sacerdoti che sono arrivati da fuori» continua il sindaco Cerini: «E non possiamo dimenticare il grande lavoro della polizia locale, grazie alla quale il percorso della Via Crucis è stato preparato al meglio. C’è stato un notevole sforzo di coordinamento, che ha portato a un ottimo risultato. Così abbiamo fornito la migliore cornice a una serata storica per Castellanza».
La Via Crucis si è snodata in cinque stazioni toccando alcuni dei punti chiave della vita cittadina - l’incrocio tra via Gerenzano e viale Lombardia, la zona antistante la chiesa Sacra Famiglia, piazza Soldini di fronte alla Liuc, il parcheggio davanti al palazzo municipale e piazza Paolo VI - e tutti i cittadini residenti lungo il percorso erano stati invitati con volantini nelle cassette delle lettere e telefonicamente con il servizio Alert a esporre i rifiuti solo dopo la fine della processione e a spostare le auto.
«Tanti piccoli tasselli fondamentali per la buona riuscita di un evento che i castellanzesi non dimenticheranno» conclude il sindaco.
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