IL CASO
Vista Red, in cassa un milione
Non si placa le polemica delle opposizioni: ci sia prevenzione e non repressione
Migliaia e migliaia di multe, per un ammontare che potrebbe raggiungere il milione di euro. A tanto ammonta l’incasso del famigerato Vista Red, l’impianto che filma i veicoli che transitano col rosso all’incrocio della Saronnese con le vie Italia e Locatelli.
Tutte le forze d’opposizione, da sempre contrarie a questo metodo di rilevamento delle infrazioni, gridano allo scandalo e sollecitano la giunta Cerini a fare marcia indietro trovando soluzioni alternative per rendere sicura l’intersezione.
Oggi sono disponibili solo i dati al 31 dicembre 2018: leggendo la risposta della giunta all’interrogazione di Sognare Insieme Castellanza che chiedeva le cifre sulle contravvenzioni, si apprende che «il numero complessivo delle infrazioni accertate è di 4.715, per un importo di 765mila 371 euro».
Va tuttavia precisato che l’ammontare si riferisce all’importo massimo, mentre si riduce del 30 per cento se il pagamento delle multe è avvenuto entro cinque giorni dalla notifica del verbale (c’è l’aumento progressivo, invece, in caso di ritardato pagamento): cifre precise al riguardo non ce ne sono, ma sta di fatto che, secondo il consigliere Michele Palazzo, «resta il dato delle contravvenzioni, davvero esagerato. Di sicuro oggi saremo arrivati al milione di euro visto che sono passati altri quattro mesi». Palazzo ha presentato un progetto di rotonda, che a suo giudizio potrebbe essere una valida alternativa ai Vista Red.
Concorda l’indipendente Mino Caputo, secondo il quale «occorre sicuramente un correttivo: non è pensabile continuare così».
Giovanni Manelli sbotta: «Prevenzione sì, ma non repressione come stanno facendo: centinaia di cittadini multati anche due volte, costretti a pagare seppure facciano fatica ad arrivare a fine mese. Ormai in tanti hanno il terrore di percorrere quel tratto e allungano i tragitti per evitarlo».
Per legge il 50 per cento degli introiti delle multe va destinato alla messa in sicurezza delle strade. E la restante metà? Per Paolo Colombo (Castellanza al Centro) «gli incassi dei Vista Red non hanno una destinazione chiara perché l’amministrazione Cerini naviga a vista, con programmi improvvisati e senza strategia a lungo termine».
Secondo Palazzo «gli introiti dovrebbero essere impiegati per il settore sociale», mentre per il leghista Angelo Soragni «si dovrebbe pensare a bonus per incentivare le coppie a fare figli: per esempio per l’acquisto del latte e dei pannolini. Siamo il Paese che in Europa ha meno nascite e il motivo è la povertà della gente: per questo bisognerebbe anche alzare la soglia Isee di 20mila euro per poter beneficiare di sgravi».
L’auspicio di Manelli è che «per lo meno i soldi vengano rinvestiti sulla prevenzione, assumendo al più presto un altro vigile». Il dibattito rimane acceso, ma per il momento nulla cambia: il Vista Red rimane al suo posto e le multe continuano a moltiplicarsi.
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