LA TRAGEDIA
E’ un 34enne l’uomo ucciso a Castelveccana. Domani l’autopsia
La Procura della Repubblica ha reso noto il nome: si tratta di Rachid Nachat, cittadino marocchino, irregolare in Italia

Era nato nel 1989 ed era cittadino marocchino l’uomo trovato morto venerdì 10 febbraio a Castelveccana. Si chiamava Rachid Nachat. Lo ha reso noto la Procura della Repubblica di Varese. Nel comunicato viene precisato che l’autopsia sul cadavere, che presentava una ferita da arma da fuoco (la Procura ha iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio un carabiniere, sospendendolo dal servizio), verrà eseguita domani pomeriggio, martedì 14 febbraio, all’istituto di Medicina legale di Varese.
GLI ACCERTAMENTI TECNICI
Non solo. La Procura precisa anche che ieri e oggi «sono stati e saranno svolti, sul luogo dell’evento, accertamenti tecnici e ricognizioni» da parte della polizia scientifica «allo scopo non solo di accertare la dinamica dei fatti ma anche a quello di reperire eventuali armi occultate o disperse, quindi verificare qualsiasi ipotesi». Verranno poi effettuati «accertamenti balistici su tutti i reperti rinvenuti o estratti dal corpo della vittima» presso il laboratoprio della Polizia scientifica di Milano. Le indagini sono dirette dal sostituto procuratore della Repubblica, Giulia Floris.
«PIENA FIDUCIA NELL’ARMA»
La Procura varesina aggiunge che «per correttezza procedimentale, atteso il coinvolgimento di un appartenente all’Arma dei Carabinieri, la cui iscrizione nel registro delle notizie di reato non implica alcun giudizio di responsabilità, le deleghe di attività investigativa sono state attribuite alla Polizia di Stato». Nel comunicato viene poi ribadita la «piena fiducia» nell’Arma dei carabinieri che sta fornendo «piena collaborazione» e poi sottolineato che «non si esclude in futuro, anche prossimo, l’attribuzione all’Arma dei Carabinieri di specifici incarichi utili alla ricostruzione di ogni particolare, nei limiti e nei modi conformi alle regole dettate dal Codice di Procedura Penale».
LE POSSIBILI MODIFICHE
Infine la Procura precisa che «l’attuale iscrizione nel registro delle notizie di reato nei confronti del militare dell’Arma, per il reato di omicidio, potrà essere modificata, regredendo il legittima difesa o in eccesso colposo di nell’uso delle armi, od anche elisa, proprio in funzione dell’esito delle attività tecniche in corso».
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