LA TRAGEDIA
Castelveccana, è omicidio: indagato un carabiniere
La vittima raggiunta da un colpo alla schiena. Il sottufficiale, durante un servizio antidroga nei boschi, aveva sparato trovandosi in presenza di persone armate

È stato un omicidio. L’uomo recuperato nella serata di venerdì 10 febbraio, in un canalone, a Castelveccana, in località Sant’Antonio, è stato ucciso. E la Procura di Varese ha reso noto oggi, sabato 11 febbraio, di aver iscritto nel registro degli indagati un carabiniere.
LA RICOSTRUZIONE
Nel pomeriggio di ieri, venerdì, è stato rinvenuto un cadavere nel canalone, in una zona boschiva. Si tratta di una persona giovane, non ancora identificata, apparentemente nordafricana. Presentava una ferita da arma da fuoco nella zona lombare destra. Ad allertare le autorità, una telefonata anonima.
IL RETROSCENA
Vigili del fuoco, personale sanitario del 118, carabinieri e operatori del soccorso alpino hanno recuperato il corpo che si trovava in un dirupo. È emerso poi nella stessa giornata e nella medesima zona, i carabinieri avevano svolto un servizio di contrasto allo spaccio di droga e durante questa attività un sottufficiale dell’Arma aveva esploso alcuni colpi di arma da fuoco in risposto alla presenza di persone armate. Non ci sono al momento elementi certi che riconducano la ferita mortale agli spari da parte del carabiniere ma la Procura, per proseguire gli accertamenti, ha iscritto appunto il militare nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio, sospendendolo dal servizio. Lungo il sentiero, a monte, sono stati trovati due bossoli: dopo essere stato colpito il corpo della vittima sarebbe precipitato per oltre cento metri.
PROIETTILE E TRAIETTORIA
Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Massimo Politi. Verranno eseguiti anche accertamenti tecnici per stabilire la traiettoria e la tipologia del proiettile che ha raggiunto la vittima. La Procura spiega che al momento non si può escludere «qualsiasi ricostruzione alternativa rispetto alla responsabilità del militare».
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