LA CRISI
Castiglione, la resa del sindaco
Revisore e bilancio: si sfalda la maggioranza. Poretti si dimette: "Farò di tutto perché certi soggetti non governino mai il paese"

La maggioranza Lega-Pdl-Indipendenti si scioglie come neve al sole in un rovente tardo pomeriggio agostano, quello di venerdì 17 agosto, e al sindaco Emanuele Poretti non resta altro da fare che prenderne ufficialmente atto e annunciare le proprie dimissioni che verranno formalizzate, a meno di ripensamenti, la prossima settimana.
A Castiglione Olona il Consiglio comunale che avrebbe dovuto finalmente dare il via libera al bilancio previsionale (già saltato una volta lo scorso 4 luglio), si trasforma invece nell’atto finale dello psicodramma che per oltre un anno ha avuto come protagoniste le tre diverse anime della coalizione di centrodestra.
Le avvisaglie, con quel ritardo sull'inizio dei lavori di circa venti minuti, trascorsi affannosamente a cercare gli esponenti degli Indipendenti e del Pdl, poi alla fine trovati, per garantire il numero legale, erano state premonitrici, e già si pensava qualcosa di grosso durante la riunione sarebbe potuto accadere.
Ma il colpo finale è arrivato con la richiesta avanzata dal capogruppo di Progetto Castiglione Giuseppe Battaini di sollevare una pregiudiziale proprio sulla votazione del rendiconto di previsione perché, a suo dire, il documento non era completo a causa della mancanza della firma del revisore dei conti.
Mancanza, sempre secondo Battaini, dovuta al fatto che il revisore stesso era decaduto ancora a maggio dello scorso anno, era stato prorogato di un mese ma ci si era poi "dimenticati" di procedere alla sua nuova elezione. Tanto che proprio questo argomento era uno dei punti all'ordine del giorno della seduta.
Pdl e Indipendenti a questo punto non ci hanno pensato due volte ad accodarsi all'opposizione dichiarando prima che vi "erano conflittualità e imperfezioni giuridiche che meritavano una valutazione più attenta" e poi annunciando la non partecipazione alla seduta. A questo punto in aula è stata bagarre con il primo cittadino che a stento ha trattenuto le lacrime quando si è reso conto di ciò che stava accadendo, confortato dall'assessore ai lavori pubblici Giancarlo Frigeri, e pochi attimi dopo ha annunciato la volontà di dimettersi.
"Non mi aspettavo - commenta amaramente Poretti - un esito del genere. Ci ho messo veramente del mio per riuscire ad arrivare a una soluzione positiva, ma è ovvio che se per altri non è così non mi resta che prenderne atto. Da cittadino però non mollerò, farò di tutto perché determinate logiche e determinati soggetti non arrivino mai a governare Castiglione. Qui non siamo a Roma a fare la politica dei grossi numeri. Siamo in una cittadina di ottomila abitanti che ha bisogno di persone che l'abbiano a cuore. Ho fatto veramente di tutto e mi sono testimoni gli assessori e i consiglieri della Lega Nord. Metto davanti a tutto il bene di Castiglione e se serve farsi da parte io sono pronto a farlo".
Per Matteo Madella (Indipendenti) e Andrea Amicarelli (Pdl) la non presenza in aula dei due gruppi è stata principalmente motivata dalla vicenda legata al revisore dei conti, ma fanno anche capire che le riserve su alcuni aspetti del bilancio di previsione non erano state comunque superate. Secco il commento del capogruppo della lista di minoranza Progetto Castiglione Giuseppe Battaini: "Siamo profondamente dispiaciuti per Poretti, ma queste sono le conseguenze di un tipo di gestione confusa e non condivisa nell'ambito della stessa maggioranza".
© Riproduzione Riservata