L’ASSALTO
Rapina alle poste. Con una mazza
I tre malviventi hanno sfondato la vetrata. Bottino 40.000 euro

Tre vetrine nella zona centrale del paese: una, quella su è cui stata ricavata la porta, è stata sfondata a martellate dai rapinatori che sono entrati, hanno arraffato la sacca coi soldi appena consegnata e sono scappati con 40.000 euro.
Rapina, fulminea, quella avvenuta ieri mattina, sabato 31 marzo, all’ufficio delle Poste di Castronno, in via Santi Nazzaro e Celso. Piccola sede postale dove di buon’ora c’erano già i tre dipendenti, ad attendere l’arrivo del portavalori con il denaro che serviva alle casse e anche per caricare il bancomat.
Poco prima delle 8 è avvenuto come di consueto il passaggio delle guardie giurate, che hanno consegnato il sacchetto con il denaro; sino a quel momento tutto è apparso regolare. Ma appena i vigilantes hanno voltato l’angolo, si sono fatti avanti i malviventi.
In tre e con il volto coperto da passamontagna, hanno subito fatto capire le loro intenzioni, seppur non abbiano mostrato armi: uno impugnava una grossa mazza da muratore e con qualche colpo ben assestato è riuscito a crearsi un varco in una delle vetrate antisfondamento, unico modo per passare.
Anche una volta dentro l’ufficio i tre sono apparsi molto decisi; hanno intimato agli impiegati di “stare tranquilli“, hanno preso la sacca con il denaro e se ne sono andati; un blitz durato solo pochi istanti che ha lasciato di stucco i dipendenti delle Poste, tutti illesi seppure piuttosto spaventati.
I ladri probabilmente avevano un’auto posteggiata nelle immediate vicinanze, forse sono scappati imboccando quella strada che si trova sul retro della palazzina dove hanno sede le Poste e che per molto tempo era rimasta chiusa per lavori.
Il bottino è consistente, visto che si parla di 40.000 euro: quando dall’ufficio è stato fatto scattare l’allarme, sul posto sono accorsi i carabinieri della Compagnia di Saronno, le cui pattuglie hanno anche passato al setaccio tutta la zona ma dei fuggiaschi, impossibile per il momento stabilire se italiani o stranieri, non sono state trovate tracce.
A seguire gli accertamenti della squadra scientifica dei carabinieri, in cerca di impronte digitali o altri elementi che possano rivelarsi utili alle indagini, mentre sulla porta delle Poste è stato affisso il cartello “chiuso per rapina.”
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