L’INTERVISTA
Cate Bosetti: «Il senso di Tokyo»
L’azzurra di Albizzate: «Le Olimpiadi ripagano fatiche e sacrifici fatti dopo l’infortunio»

Azzurro. Come il colore dei suoi occhi e della maglia che Caterina Bosetti è tornata a indossare a quasi due anni esatti dall’ultima volta.
Tokyo sarà dunque la sua rivincita? Olimpiadi. Il sogno di ogni atleta e che per la giocatrice varesina è diventato realtà per la seconda volta dopo Londra 2012. A Tokyo però, sarà tutta un’altra storia perché “Cate” ora ha una una consapevolezza diversa, fortificata da quelle difficoltà che il destino le ha sparso lungo la strada. Un destino che qualcosa le ha restituito. Senza pandemia e con le Olimpiadi confermate nel 2020, Caterina Bosetti forse non ci sarebbe stata. Un torneo, quello a cinque cerchi, che la schiacciatrice dell’Igor Novara vivrà da protagonista con un ruolo importante. Caterina Bosetti parla di traguardi, di responsabilità, di qualcosa di grande da raggiungere. Ed in questi casi l’articolo può fare la differenza. L’obiettivo è una medaglia o la medaglia? A fare il tifo per Caterina Bosetti ci sarà anche Lucia, al lavoro per recuperare la migliore condizione in vista della nuova stagione che l’attende con l’Uyba, quando il derby del Ticino contro Novara avrà un sapore ancora più speciale, quello di una sfida in famiglia.
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