L’IMPRESA
Catturati due siluri giganti
Pesca record di padre e figlio nel Ticino: presi i predatori del fiume. Ne resta un terzo

Da giovedì 20 giugno nel fiume Ticino ci sono due voraci pesci siluro in meno grazie alla performance di due pescatori della città, padre e figlio, Giuseppe e Lorenzo Mainini.
I due esemplari del temuto predatore, ritenuto una presenza dannosa nel “fiume azzurro”, sono stati catturati dopo un lungo appostamento sulla riva del Ticino nella zona compresa tra la località “Casa Gialla” e la diga Miorina di Golasecca.
L’esca utilizzata è stato un pesce morto che ha “attirato” l’attenzione dei due siluri alla fine tratti a riva dalla coppia di abili pescatori.
Il più grosso predatore era lungo un metro e 75 centimetri e pesava 65 chili; il secondo un po’ più piccolo, solo 15. Ne è stato avvistato un terzo, sempre nella stessa zona, di notevoli dimensioni, ma la sua cattura pare molto difficoltosa.
Soddisfatti per le prede catturate, i sestesi sottolineano che «è molto importante far sì che questi pesci vengano pescati per evitare che il nostro fiume rimanga senza fauna ittica. Questa specie non è autoctona e crea gravi danni all’habitat impoverendo le acque di fiumi e laghi».
Su questo problema recentemente la Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Fabio Rolfi, ha approvato il finanziamento di 5 progetti di contenimento del “siluris gianis” presentati dagli Enti Parco lombardi.
«Grazie a questa delibera - sottolinea Rolfi - i parchi potranno beneficiare di un contributo di 90.000 euro. Si tratta di una necessità urgente e di un’esigenza espressa dai pescatori poiché il pesce siluro è voracissimo».
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